ESCLUSIVA TG – Casaccia: “E’ improbabile che Cerci resti al Genoa, ha un ingaggio elevato e il rendimento è stato altalenante”

12.05.2016 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per Torinogranata.it
ESCLUSIVA TG – Casaccia: “E’ improbabile che Cerci resti al Genoa, ha un ingaggio elevato e il rendimento è stato altalenante”
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© foto di Federico De Luca

Mauro Casaccia è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Casaccia, redattore del quotidiano “Il Secolo XIX”, abbiamo parlato della situazione di Ceci al Genoa.

Cerci potrebbe essere riscattato dal Genoa?

“E’ piuttosto improbabile, è arrivato dall’Atletico Madrid con un prestito secco e le sue prestazioni al Genoa sono state decisamente altalenanti. Non si è calato completamente nella realtà del Genoa e poi, soprattutto, c’è un problema di ordine economico poiché l’ingaggio che percepisce dall’Atletico Madrid non è sicuramente nei parametri del club rossoblù”.

Il Genoa in questi mesi ha pagato per intero lo stipendio di Cerci oppure l’Atletico Madrid ha contribuito in parte?

“Per quel che ne so io, il Genoa non paga per intero lo stipendio a Cerci. Se non ricordo male, l’ingaggio di Cerci si aggira sui 2,5 milioni di euro a stagione e la situazione è paragonabile a quella di Ansaldi, che percepisce una cifra simile ed è in prestito dallo Zenit San Pietroburgo, e anche nel suo caso il Genoa paga lo stipendio arrivando a un tetto che è rappresentato circa da 1,1 milioni, che è la cifra che percepisce Perin”.

E’ facile quindi dedurre che a giugno, quando finirà il prestito, Cerci tornerà all’Atletico Madrid.

“E’ sicuramente la situazione più probabile. Ci potrebbero essere valutazioni su di lui per eventuali accordi per il rinnovo del prestito, però, ma sarebbero più probabile se l’impatto di Cerci nel Genoa fosse stato più determinante, ma non è stato così, quindi, per ora direi che è una prospettiva non molto probabile quella di un ulteriore interesse del Genoa. Detto questo, Cerci pur non vivendo dei mesi particolarmente felici sotto il profilo delle prestazioni al Genoa ha comunque realizzato alcune reti particolarmente pesanti”.

Per quel che ne sa lei, le voci che dicono che Cerci abbia confidato ad alcuni compagni e amici che vorrebbe tornare a essere allenato da Ventura circolano a Genova oppure provengono da altre parti?

“A dire la verità non sono voci che circolano in modo particolare a Genova e non si sta parlando molto del futuro di Cerci perché in questo momento i pensieri sono presi da altri argomenti sia in positivo come la vittoria nel derby sia in negativo come i dubbi su chi sarà il prossimo allenatore del Genoa. Sicuramente Cerci anche qua a Genova, e l’ha fatto in particolare prima della sfida con il Torino, aveva ribadito che con Ventura aveva un rapporto particolare, diverso da quello che ha avuto con tutti gli altri allenatori e lo considera un tecnico geniale e ha con lui un rapporto anche d’affetto. Infatti, è vero che Ventura ha saputo finora tirare fuori il meglio del suo talento, che con altri allenatori è stato molto spesso e troppo a lungo inespresso”.

Nel periodo di Cerci al Torino la squadra ha giocato prima con il 4-2-4 e poi con il 3-5-2, mentre nel Genoa il modulo all’inizio era diverso, ma era adatto alle caratteristiche di Alessio?

“Bisogna distinguere due aspetti. Cerci era arrivato al Genoa con l’idea di tornare a fare ciò che aveva fatto spesso in gioventù ossia l’ala pura nel tridente. Il Genoa, però, ha cambiato il modo di giocare nel corso della stagione, anche perché lo stesso Gasperini si era accorto di non avere giocatori, Cerci compreso, che fossero pienamente organici al progetto. Infatti, nella seconda parte della stagione, quella in cui il Genoa ha ottenuto i migliori risultati, Gasperini era passato al 3-5-2, avvicinandosi dal punto di vista tattico a quell’impostazione che Cerci aveva vissuto già nel Torino nella sua annata migliore. L’aspetto principale è che Cerci deve trovarsi dal punto di vista psicologico dopo le delusioni al Milan e all’Atletico Madrid e ora anche sotto il profilo fisico poiché martedì è stato operato, in accordo con il club spagnolo, a Barcellona dal professor Cugat per risolvere una patologia cartilaginea al ginocchio destro. Non so quali possano essere i tempi di recupero, ma non si tratta della rottura del legamento crociato di conseguenza suppongo che non si debba aspettare molto e per la prossima stagione sarà sicuramente un giocatore sul quale poter puntare, per chi vorrà farlo”.

Se Gasperini dovesse rimanere al Genoa, secondo lei, chiederebbe alla società di provare a trattenere Cerci?

“Non credo che in questo momento sia la priorità per il Genoa, visto quello che è stato il rendimento di Cerci e che fra i giocatori simili che sono arrivati a gennaio lui è stato quello che ha offerto il rendimento inferiore, ad esempio, a quello di Suso, che tutto sommato è sembrato anche più funzionale a quelle che sono le dinamiche di gioco di Gasperini sia quando è stato utilizzato nel tridente sia nel 3-5-2. Nella scala dei desideri del Genoa per il futuro Cerci non è sicuramente al primo posto”.