ESCLUSIVA TG – Sottil: “Vedo messo benissimo il Toro per lo sprint europeo finale”

10.04.2014 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG – Sottil: “Vedo messo benissimo il Toro per lo sprint europeo finale”
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© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com

Andrea Sottil è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sottil è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Torino e ha giocato in prima squadra dal 1992 al ‘94 e poi in altri club come nel Genoa nella stagione 2004-05, attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato delle sue ex squadre che si affronteranno domenica pomeriggio.

 

Se il Milan crede ancora nell’Europa League perché non dovrebbe fare altrettanto il Torino che domenica affronterà il Genoa. Partita verità per i sogni dei granata?

“Innanzi tutto si affronteranno due squadre che sono già stra-salve, quindi godono di una certa serenità, soprattutto il Torino che ha quarantacinque punti. Il Torino dovrà vincere per forza se vuole raggiungere il sesto o il quinto posto e non vi è nessun motivo perché non ci provi visto appunto che anche il Milan, che ha gli stessi punti, ci proverà. A sei giornate dalla fine del campionato ci sono diciotto punti in palio e il divario è di cinque lunghezze dall’Inter e dal Parma, che occupano oggi gli ultimi due posti utili per l’Europa League. Il Torino deve inseguire la vittoria per andare a coronare un traguardo che se raggiunto sarebbe straordinario. Il Genoa è una squadra che è solo in crisi di risultati, ma non di gioco perché esprime un calcio aggressivo, totale, molto coraggioso che a me piace molto e che rispecchia il suo allenatore, che mette la squadra nella condizione di giocarsi sempre la partita spingendosi in attacco e magari correndo qualche rischio a livello difensivo, com’è accaduto in occasione del secondo gol subito dal Milan lunedì sera, però senza mai tirarsi indietro. Penso quindi che tra Torino e Genoa sarà una bella partita, non la classica gara di fine stagione dove di fronte ci sono due formazioni che non hanno più niente da dire, sarà una gara ricca di contenuti soprattutto da parte dei granata che hanno ancora a diposizione un traguardo possibile da raggiungere. Sarà partita vera”.

 

Le due squadre però non arrivano al confronto al meglio a causa di infortuni e squalifiche infatti mancheranno Masiello, Pasquale, Larrondo e Darmian nel Torino e Kucka, Vrsaljko, Matuzalem e Sculli nel Genoa. Da allenatore come si superano queste difficoltà?

“Sono defezioni importanti, ma i due allenatori sono bravi ed esperti quindi o si adatta qualche giocatore ad agire fuori ruolo oppure si effettua un cambiamento tattico rispetto al modulo di gioco originale in modo da sopperire alle assenze. Credo che Ventura, che ho avuto come allenatore, sappia motivare tutti i giocatori e quindi anche Vesovic, se sarà utilizzato e che finora non ha avuto molte possibilità di andare in campo, avrà l’opportunità di giocarsi questa chance al meglio. Nei casi di utilizzo di calciatori che hanno avuto poche possibilità di giocare si lavora sulle motivazioni perché possono esserci in ballo conferme o rinnovi di contratto. Ventura sa gestire queste situazioni ed è anche bravo a trovare soluzioni tattiche alternative com’è accaduto nel finale di gara con il Catania quando ha tolto Maksiomovic e inserito Meggiorini. Il Toro è una squadra che ha concetti di gioco ben precisi, quindi non ci saranno problemi nel caso si dovesse ridisegnare l’assetto. Dalla parte del Genoa è uguale, Gasperini mi dà l’impressione di essere più metodico e quindi un po’ meno propenso a cambiare modulo e preferisce il 3-4-3, ma alle volte lo trasforma in un 3-5-2, quindi manderà in campo sicuramente una formazione adeguata individuando i giocatori migliori per affrontare il Torino. Ventura e Gasperini sono due allenatori molto decisi che sanno dare grande identità alle loro squadre”.

 

Da una parte Cerci e Immobile e dall’altra Gilardino tutti candidati per un posto al Mondiale. Partita nella partita per i tre attaccanti?

“Cerci e Immobile stanno facendo la differenza a suon di gol e prestazioni nel Torino: Immobile guida con Tevez la classifica marcatori e Cerci anche con i suoi assist è a pieno titolo un giocatore di grandissima qualità ed è esploso grazie alla cura-Ventura, così come Immobile che stava cercando una stagione ad alto livello. Questo, come dicevo prima, è dovuto anche alla grande struttura di gioco che c’è nel Torino e a una grande serenità ambientale. Il Toro è una società in crescita, dove c’è un direttore sportivo, Petrachi, che è bravo e lavora bene, Ventura che è un grande tecnico e il presidente che ha le idee molto chiare e solide e quindi i giocatori ne trovano beneficio. Cerci e Immobile prima di arrivare al Torino stavano cercando la conferma ad alti livelli e sono riusciti in granata a iniziare un grande percorso. Di conseguenza credo che meritino la convocazione per il Mondiale, è un mio umile parere e starà ovviamente al Ct della Nazionale Cesare Prandelli decidere chi è meglio convocare, però è chiaro che davanti ai numeri di Immobile e alla qualità di Cerci si farebbe fatica a non convocarli, perché quest’anno hanno dimostrato grandi cose. Gilardino è una vecchia volpe, un bomber sempre valido, un giocatore di categoria che comunque bisogna sempre sotto controllo perché quando riceve palla in area nel gioco acrobatico si fa sempre trovare pronto. Domenica ci saranno tre attaccanti di tutto rispetto e le difese avranno il loro bel da fare, soprattutto la coppia Cerci-Immobile sta funzionando bene, giocano a memoria, si trovano e come si dice adesso Immobile sta attraversando un momento che quando la palla gli sbatte addosso poi finisce in porta, mi aspetto una sua convocazione in Nazionale e una gara con il Genoa da lui e da Cerci molto pimpante”.

 

Che percentuale dà al Torino di arrivare al sesto posto?

“Sarà un finale di stagione impegnativo per tutte le squadre che lottano per il quinto e il sesto posto e chi avrà la miglior condizione fisica, chi sarà più sereno e chi avrà i giocatori capaci di fare la differenza riuscirà a vincere lo sprint conclusivo. Per questo vedo il Torino benissimo e vedo bene anche il Milan che si è ripreso con queste tre vittorie consecutive e ciò vuol dire che Seedorf è riuscito a dare un’impronta alla squadra, che rischia in alcune occasioni tanto, ma gioca e ha ritrovato i gol di Honda, di Balotelli e di Kakà e ha Taarabt che è un giocatore interessante. Però, come dicevo, vedo un Toro sereno e molto lucido e anche cinico come lo è stato a Catania, quindi significa che la squadra è in salute non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Adesso bisogna correre fino in fondo, arrivano i primi caldi, si è passati dai quattordici ai venticinque gradi, e di questo bisogna tenere conto perché quando si suda tanto è necessaria una grande condizione fisica, ma quando una squadra, come ha fatto il Toro, ribalta il risultato vuol dire che c’è gamba, voglia e qualità e soprattutto c’è la coppia di attaccanti che in pochi hanno. E’ vero che nel Genoa c’è Gilardino e che il Milan ha ritrovato Balotelli, anche se è discontinuo, che ill Parma ha Cassano e Amauri e che nel Verona c’è Luca Toni, però Cerci e Immobile stanno facendo onore alla grande coppia Pulici e Graziani. Penso quindi che il Toro abbia una buona percentuale per arrivare sesto, poi nel calcio sono gli episodi che fanno la differenza come la palla che colpisce il palo e che può entrare in porta o finire sul fondo, ma il Toro ha tutto per andare in Europa, è l’anno buono, c’è la maturità giusta e soprattutto in attacco c’è cinismo e grande qualità”.