Carlo Nesti a Radio Vaticana: “Premiati i vandali olandesi”

Altri temi – De Laurentiis contro Platini – Berlusconi: fine del mecenatismo.
13.05.2015 10:08 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Carlo Nesti a Radio Vaticana: “Premiati i vandali olandesi”
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Premiati i vandali olandesi

 

“Di solito, si discute, e ci si divide, su chi va punito - dice Carlo Nesti, al Direttore della Radio Vaticana Italia Luca Collodi, nella rubrica “Non solo sport” del lunedì, alle 12,35 - ma è più raro che ci si indigni su chi va premiato. Purtroppo, in questo caso, indignarsi è sacrosanto, dinanzi al cosiddetto Respect Fair Play, la classifica dell’Uefa, che premia con un posto in più, nelle Coppe europee, le nazioni, che si sono comportate meglio, da un punto di vista etico-sportivo. Precisiamo subito che questa scelta dipende dai seguenti criteri: gioco leale, rispetto degli avversari, rispetto per l’arbitro, comportamento dei tifosi e dei funzionari dei club, ammonizioni ed espulsioni. Ora, nessuno mette in dubbio, trattandosi di una valutazione matematica, che, sul campo, in 110 partite disputate, le squadre olandesi siano state benemerite. Ma avete letto bene: si parla anche di comportamento dei tifosi. Abbiamo ancora negli occhi la devastazione di Roma, da parte degli hooligans olandesi, in occasione di Roma-Feyenoord, nello scorso febbraio, con danni per oltre un milione di Euro. Giustificarsi, dicendo che quei fatti non riguardando il calcio, essendo avvenuti al di fuori dallo stadio, sarebbe come dire che la morte del povero Ciro Esposito è un evento, che non c’entra con le tifoserie di Napoli e Roma. L’invito, che rivolgo all’Uefa, è o togliere i tifosi dai parametri di giudizio, oppure rendersi conto che il peggio, da parte dei violenti, avviene ormai lontano dagli impianti di gioco, per cui i criteri sono decisamente antiquati”.

 

 

De Laurentiis contro Platini

 

“Mi spiace per l’errore arbitrale evidente subito dal Napoli, contro il Dnipro, ma non mi trovo d’accordo con il presidente De Laurentiis, che ha parlato di un disegno filo-spagnolo. Credo che questo sfogo sia figlio dell’amarezza per una stagione, nella quale, nel campionato di Serie A, la squadra azzurra ha avuto 13 errori a favore, e ben 22 contro. Ma, appena la stagione scorsa, la stessa squadra ha chiuso il torneo con 21 errori a favore, e solo 8 contro. Così come penso ad una ciclicità casuale di questi eventi, in campo nazionale, sono convinto che esista anche in campo internazionale, perché solo una lunga sequenza di soprusi renderebbe legittima la protesta. E questa lunga sequenza, fatti alla mano, non esiste, se no, il Napoli non sarebbe arrivato alle semifinali di Europa League. Ora: 1) se De Laurentiis fosse meno abbonato a certi sfoghi, sarebbe più credibile; 2) sono sfoghi, che generano dannose sindromi del complotto, e che hanno solo, come conseguenza, il pericoloso contagio dell’ambiente. Domenica scorsa, infatti, a Parma, l’allenatore Donadoni sostiene che i giocatori del Napoli gridavano agli avversari: “Perdete, tanto siete falliti!”. Beh, se la conseguenza del clima di tensione è questa, varrebbe la pena uscire dal sistema-calcio, e contestarlo da fuori”.

 

 

Tre cordate per il Milan

 

“Restando ai fatti certi, sabato a Genova, per la prima volta, Berlusconi ha ammesso l’esistenza di 3 cordate provenienti dalla Cina, e finora si era parlato di un acquirente thailandese, e una cordata cinese. In generale, è la conferma che il vecchio mecenatismo all’italiana, a parte la famiglia Agnelli, sta per chiudere il suo periodo storico, perché, nell’Inter, Moratti ha venduto a Thohir, e perché, nel Milan, comunque, Berlusconi è alla ricerca o di un partner, o di un compratore. Nonostante tutto, secondo fonti accreditate, la società rossonera vale ancora una cifra eccezionale, e cioè oltre 650 milioni. La domanda è: ma può esistere qualcuno che investe anche solo, si fa per dire, 250 milioni per il 30 per 100 del club, aiutando Berlusconi, e senza comandare, in quanto socio di minoranza? A me, sembra irreale, per cui le ipotesi sono 3: o resta Berlusconi da solo, con un Milan ridimensionato e italiano; o Berlusconi cede la maggioranza; oppure entra qualcuno, in minoranza, ma con la certezza che, entro breve, diventa padrone assoluto”.

 

 

Lo sciopero del calcio in Spagna

 

“La Federcalcio spagnola ha minacciato uno sciopero totale, a partire dal prossimo 16 maggio, in disaccordo con il Governo. Oggetto del contendere è un regio decreto, che modifica la ridistribuzione dei diritti tv. Qui, gli aspetti davvero inconsueti della vicenda sono 2. Il primo è che è singolare come un soggetto di governo, la Federcalcio, diventi soggetto di opposizione e di lotta. Il secondo è che questo regio decreto sembra animato dai nobili principi del bene comune. La nuova legge, infatti, punta ad una ridistribuzione più equa dei diritti tv, che in Spagna favorisce nettamente i top club, come Real Madrid e Barcellona. Perché, allora, tutto questo? Perché i contrasti fra chi deve decidere sembrano prevalere sull’utilità di quanto viene deciso. La Federcalcio ha accusato il Governo di “mancanza di rispetto”, per non essere stata consultata nella stesura del testo della legge: una legge, guarda caso, che limiterebbe i poteri della Federcalcio stessa. Ancora una volta, emerge un virus mondiale: gli interessi egoistici di parte hanno il sopravvento sulla sostanza delle decisioni prese, anche quando appaiono giuste”.

 

 

Olimpiadi degli oratori

 

Le “Olimpiadi degli oratori” sono dedicate al beato Pier Giorgio Frassati, e sono state presentate dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, con l’assessore allo sport Stefano Gallo. Si comincia sabato 23 maggio, con la cerimonia di apertura nello Stadio Primo Nebiolo, e le gare di atletica. Poi, fino a luglio, i giochi coinvolgeranno migliaia di bambini e ragazzi, in tornei di calcio, volley e dodgeball. L’arcivescovo ha detto: “Nell’anno del bicentenario di Don Bosco non potevamo non festeggiare gli oratori, laboratori di comunità. In oratorio, i ragazzi imparano a stare insieme, e a crescere in valori cristiani, civili e culturali”. Questi valori sono proprio incarnati da Frassati, del quale ricorre il venticinquesimo anniversario della beatificazione, e al quale dedicherà un premio fair play l’Azione Cattolica, tra gli organizzatori, insieme con la Diocesi, il Centro Sportivo Italiano e “Noi Oratori Torino”. L’iniziativa si colloca nel programma di Torino Capitale Europea dello Sport, e nasce da una stretta sinergia con il Comune. E’ curioso, infatti, che la conferenza stampa si sia svolta nella Sala Juvarra di via Corte d’Appello, con l’arcivescovo protagonista, proprio dove si celebrano anche i matrimoni civili”.

 

 

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