I Piccoli Amici sfidano Verdi&soci
L'Italia affoga, i soldi sono finiti, i trentenni senza presente i ventenni senza futuro, le pay-tv comandano il calcio, i vivai italiani sono all'epoca dei dinosauri, il satellite ci cadrà sulla testa a brevissimo. I gobbi inaugurano uno stadio in periferia e con un buco di 95 milioni di euro riescono ancora a farsi convalidare un gol allucinantemente irregolare, mentre il comune di Torino chiede al Toro altri soldi per l'affitto dell'Olimpico.
Personalmente, la domanda è una sola. Come sopravvivere? Come non impazzire, non deprimersi, non finire con un bazooka a fare una strage in zona Gobbus Stadium?
Mi appiglio alla tradizione buddista, vivi il presente. Che non ha l'edonistico significato tradizionalmente attribuito a Carpe Diem, ma invita invece ad apprezzare ciò che c'è nel presente, ogni attimo, ogni sfumatura, senza farsi prendere dall'ansia del futuro (anche vicino) o dalla mancanza.
E' pur vero che giocavo facile, ma ieri ce l'ho fatta.
Al Campo Sportivo di via Nitti, dove si allenavano quasi cento bimbi della Scuola Calcio Piccoli Amici Torino FC (denominazione ufficiale di origine controllata). Dai cinque agli otto anni. Bimbi al loro primo anno, bimbi in prova, bimbi “anziani” (di scuola calcio!). L'arrivo dei “big” è stato annunciato alle famiglie solo all'ultimo, mentre i piccoli torelli erano concentrati solo a giocare e correre dietro al pallone. Gli ospiti avrebbero dovuto essere due, in verità, Chiosa e Verdi: passato del settore giovanile e futuro della Prima Squadra. Invece gli altri due granata “fatti in casa”, Gomis e Suciu, non hanno voluto mancare all'appuntamento.
Sono arrivati in quattro, accompagnati dal mitico signor Luciano. In borghese, timidi e discreti, hanno sgranato gli occhi vedendo lo spettacolo del Nitti. L'affermazione di Suciu ben rappresenta il tutto: “Non ho mai visto tanti bimbi così tutti insieme!”. Tanti e agguerriti! Perché dopo le manifestazioni di entusiasmo, i saluti e le presentazioni, i Piccoli Amici hanno gettato il guanto della sfida: Rigori. Gomis è andato in porta e il piccolo Federico ha aperto la gara. Alla fine i grandi hanno vinto, ma il buon Lys ricorderà per un bel po' le “castagne” dei torelli!
E poi cori (il più memorabile, ovviamente, dedicato ai cugini: “Chi non salta...........”), le domande dei piccolini (il più audace: “ma voi ce l'avete la fidanzata?”; il più innocente: “ma voi siete forti?”), gli incoraggiamenti (“Mi raccomando, sabato dovete giocare bene perché dovete vincere!”). Autografi, foto, strette di mano, sorrisi. Bellissimo.
Grazie ragazzi. Grazie bimbi. Grazie al Torino FC per questo evento. Grazie a Giacomo Ferri e allo staff della Prima Squadra. Grazie a Benedetti, Cravero, Bosio e tutto lo staff dei Piccoli Amici per il lavoro che stanno facendo. Domani e domenica i Piccoli Amici saranno presenti con uno stand alla fiera Guidabimbi al Palavela: ci saranno anche i cugini (la j-star, in verità) quindi sarà derby. L'anno scorso l'abbiamo stravinto: tutti insieme, facciamo che la loro sete di rivincita si risolva in una riperdita! Vestite di granata i vostri bimbi e passate a visitare lo stand: i piccolini riceveranno un omaggio e i grandi potranno godersi qualche minuto di ossigeno granata, magari dopo un risultato positivo contro la Nocerina. Di questi tempi il sorriso di un piccolo torello ha un potere incredibile: provare per credere.