Padova, ds Foschi: "Gennaio è il mese chiave dell'anno. Dal Canto? Va solo elogiato"

10.01.2012 10:12 di  Riccardo Billia   vedi letture
Fonte: calciopadova1910
Padova, ds Foschi: "Gennaio è il mese chiave dell'anno. Dal Canto? Va solo elogiato"
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© foto di Federico De Luca

Dalle colonne de Il Mattino di Padova, il direttore sportivo dei biancoscudati, Rino Foschi, ha fatto il punto sul cammino della squadra di Dal Canto, alla fine del girone d'andata: "I risultati sono arrivati, anzi avremmo meritato di avere più punti, considerate le prestazioni contro Albinoleffe e Gubbio. Avessimo collezionato 40 punti al giro di boa, parleremmo di una squadra mostruosa, ma ditemi voi chi avrebbe scommesso su un tale risultato all’inizio. Dal Canto promosso? Per lui parlano i numeri: nell’anno solare 2011, tra quanto ha raccolto quando a marzo ha preso in mano la squadra arrivando alla finale playoff, e ciò che ha messo insieme nel girone d’andata dell’attuale stagione, ha fatto meglio di tutti. Ad Alessandro non chiedo niente di più di quanto sta facendo. Va solo elogiato, perchè è’ preparatissimo, motivato e prepara le partite come pochi altri. Nonostante gli manchi l'esperienza, sta dimostrando di avere un certo tipo di personalità ed è ascoltato dal gruppo".

L'ex uomo mercato di Torino e Palermo fa un focus sulle trattative di mercato: "Questo è il mese-chiave dell’intera annata, il momento in cui il gruppo deve ricomporsi, se ci sono integrazioni o trasferimenti altrove, per puntare all’obiettivo ben noto. A me interessa di più capire chi vuole davvero restare, rispettando le regole che detta l’allenatore, non chi deve arrivare. I nostri obiettivi? Be', non scopriamo nulla di nuovo quando indichiamo nel terzino destro un ruolo ancora scoperto, perchè Donati non ha alternative, se non con lo spostamento di Legati in fascia. Su Hallenius, ho letto cose antipatiche dette dal suo procuratore. Affronterò il problema in settimana. E il caso Cacia non esiste, la sua insofferenza è più letta che toccata con mano. Ho fatto i salti mortali per averlo, Daniele qui sta bene. Capisco la sua voglia di giocare, ma non mi ha mai chiesto di andar via".