ESCLUSIVA TG – R. Sergio: “Solo il Toro può complicarsi la vita in Coppa Italia con il Südtirol”

06.12.2018 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Simone Zaza
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Simone Zaza
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Raffaele Sergio è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Sergio attualmente ha una scuola calcio a Cava dei Tirreni, mentre da giocatore ha militato nel Torino dal 1992 al ’94 e ha contribuito alla vittoria dell’ultima Coppa Italia conquistata dai granata. Con lui abbiamo parlato della partita dei granata di questa sera con il Südtirol.

Il Torino vincendo con il Genoa si è portato al sesto posto e poi affronterà il Milan al Meazza e la Juventus in casa, ma prima dovrà vedersela in Coppa Italia con il Südtirol che gioca in Lega Pro ed è a metà classifica del girone B. Il minimo sindacale per i granata è passare il turno in coppa?

“Sulla carta sì, ma si sa che molte volte non si verifica ciò che è scontato. E’ una partita che va affrontata con la massima concentrazione e determinazione perché mote volte queste gare con squadre che militano in categorie inferiori risultano le più difficili. Penso che la cosa migliore per ottenere risultati positivi sia vivere alla giornata concentrandosi su una partita alla volta, quindi, adesso il Torino deve pensare solo alla Coppa Italia perché oggi il risultato più importante è passare il turno. A mio parere il Torino ha tutte le potenzialità per diventare un’ottima squadra, ma deve ragionare in questo modo rimanendo concentrato su un obiettivo alla volta e affrontando ogni partita con la massima determinazione”.

Mazzarri, stando a quello che aveva detto dopo la gara con il Genoa, in Coppa Italia dovrebbe schierare chi finora ha giocato meno. Utilizzare chi deve mettersi in luce può aiutare ad avere una squadra concentrata con il Südtirol?

“Il Toro ha una rosa importante e credo che anche le cosiddette seconde linee siano formate da giocatori di livello. E’ logico che da parte di chi ha finora giocato meno ci debba essere la massima disponibilità a fare bene perché hanno la possibilità di convincere l’allenatore a dare loro una maglia da titolari. Quando giocavo io era così, ma credo che sia così anche adesso”.

Gli attaccanti del Torino finora hanno segnato relativamente poco, cinque gol Belotti dei quali due su rigore più due in Coppa Italia, due Falque e uno Zaza. Anche lei da loro si aspettava di più?

“Sì. Secondo me gli attaccanti del Toro dovrebbero essere tutti arrabbiati, anche perché hanno un potenziale di grande spessore e stanno facendo poco. Devono dare di più e il Toro sta aspettando i loro gol perché alla squadra manca solo questo”.

Pensando al campionato, ora che il sesto posto è stato raggiunto forse non sarà facile migliorarlo o anche solo mantenerlo se gli attaccanti non segneranno con regolarità.

“Le squadre di Mazzarri nella seconda parte del campionato di solito vengono fuori e sono fiducioso relativamente a quest’aspetto. La rosa, come dicevo, ha un buon potenziale e credo che la vittoria di domenica sul Genoa sia stata importante perché la partita si era messa male e il Toro non veniva da un periodo molto positivo e, quindi, vincere sarà sicuramente servito a dare una svolta. A livello mentale è stato molto importante vincere ribaltando il risultato, ha dato fiducia a tutto l’ambiente ed è servito anche a far credere di più nei propri mezzi ai giocatori. Sì, vedo un po’ una svolta in questa vittoria”.

Tornando alla Coppa Italia, il Torino dovrà fare attenzione al Südtirol, ma con tutto il rispetto per i Rot-Weiß le squadre hanno due categorie di differenza …

“Solo il Toro si può complicare la vita da solo. Sulla carta, come si diceva, la partita è apparentemente facile, ma se non la si prenderà nella giusta maniera si po’ rischiare, però, il Toro non dovrebbe avere molti problemi a fare sua la partita”.