ESCLUSIVA TG – Jacobelli: “C’è molta curiosità sul Torino, quindi vediamo. Io mi fido molto di Juric”

12.09.2021 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Xavier Jacobelli
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Xavier Jacobelli

Xavier Jacobelli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Jacobelli è un giornalista ed è direttore del quotidiano “Tuttosport”. Con lui abbiamo parlato del mercato e delle prospettive del Torino.

Dopo due sconfitte, i rinforzi arrivati negli ultimi giorni di mercato e la sosta per gli impegni delle Nazionali il campionato del Torino inizia di fatto adesso con la partita con la Salernitana?

“Anche se ci sono cinque squadre a punteggio pieno le prime due partite sono state un rodaggio per tutti ed il campionato inizia in questo fine settimana. Grazie a Juric che ha puntato i piedi dopo la sconfitta con la Fiorentina le sue richieste sono state esaudite e finalmente sono arrivati giocatori di qualità. Potevano arrivare anche prima, ma comunque: tutto bene quel che finisce bene. Adesso la cosa importante è capire subito con la Salernitana se c’è quella progressione e quella positività che l’arrivo del nuovo allenatore ha sicuramente conferito alla squadra per quanto riguarda l’impegno e la determinazione, ma certamente i nuovi acquisti, che peraltro sono tornati dagli impegni con le Nazionali rinvigoriti perché Praet e Linetty, che già cera lo scorso anno, sono stati protagonisti nelle partite con le rispettive rappresentative, e sono un valore aggiunto. Quindi vediamo. La Salernitana è galvanizzata dall’arrivo di Ribéry, sebbene sia probabile che giochi solo uno spezzone della partita poiché lui stesso ha dichiarato che in questo momento non è al cento per cento della condizione, però Torino-Salernitana ci dirà molte cose”.

La rosa del Torino, che ha parecchi giocatori che possono svolgere più ruoli, è quindi adatta al 3-4-2-1 di Juric? Questa condizione è positiva o alla lunga può creare qualche problematica?

“No, in primis non è la questione dei moduli a incidere bensì le caratteristiche, le qualità e le prerogative dei giocatori stessi. Mi fido molto di Juric perché ha dimostrato di ch pasta è fatto, perché alle spalle si è lasciato buone cose fatte a Verona e perché è evidente che i giocatori che sono arrivati godono del suo apprezzamento, altrimenti è difficile pensare che siano stati ingaggiati senza che il tecnico abbia dato il suo placet. Siamo soltanto all’inizio dell’avventura, vedremo. C’è molta attesa, ad esempio Brekalo è un giocatore molto interessante che ha fatto molto bene nel Wolfsburg, per quel che riguarda Zima questa settimana abbiamo intervistato Ujfalusi e Skuhravy, che lo conoscono molto bene, e ci hanno parlato in termini molto positivi di questo giovane calciatore che a vent’anni è già un nazionale.  C’è appunto molta curiosità, vediamo”.

Quanto la questione del rinnovo di Belotti potrà condizionale il giocatore e di riflesso anche il Torino?

Non credo che in questo momento sia un fattore condizionante al punto da incidere sulle prestazioni del giocatore. Belotti sa che questa è una stagione decisiva per lui perché sa che poi sfocerà nel Mondiale qatariota. E’ campione d’Europa e non vede l’ora di tornare in campo e sa che dal suo rendimento dipenderà anche la partecipazione, come ci auguriamo tutti, e non soltanto il disputare la fase di qualificazione al Mondiale. Penso che il discorso del rinnovo del contratto fra il Torino e Belotti verrà affrontato più avanti”.

Considerando il mercato fatto anche dalla altre squadre, il Torino quanto è stato effettivamente rafforzato in modo da evitare di lottare per la salvezza?

“La differenza la farà il campo, sulla carta sono arrivati giocatori di qualità che è ciò che è mancato soprattutto nelle ultime due stagioni alla squadra granata. Poi come sempre ogni giudizio quando si è alla terza giornata di campionato rischia di suonare come superficiale e improvvido perché è tutto anticipato e c’è questa frenesia di emettere valutazioni che abbiano un carattere veridico. Non è così, anche perché c’è un calendario che in questo momento propone al Toro la Salernitana e poi ci saranno il Sassuolo, la Lazio, il Venezia e infine il derby e dopo la partita con la Juventus potremmo fare una valutazione che potrà essere interessante”.

Secondo lei, quale giocatore del Torino potrà emergere più degli altri quest’anno?

“Mi auguro che sia la stagione assoluta di Belotti in chiave Nazionale e certamente poi di Sanabria perché parte dall’inizio e non da metà stagione come l’anno scorso, è un giocatore interessante, nazionale paraguaiano, e ha già dimostrato il suo valore nell’ultimo campionato. Credo che questi siano i giocatori interessanti e poi sono molto curioso di scoprire l’adattamento di Brekalo al nostro campionato, quanto valga Zima e anche Praet, che è un calciatore molto talentuoso e che torna a giocare in Serie A e penso che, data anche la sua giovane età, possa dimostrare molto. Vedremo come si inserirà negli schemi di Juric”.