Basha: "Il centrocampo a tre è positivo"
Oggi in sala stampa è toccato a Migjen Basha, il simpatico e arcigno centrocampista svizzero, di origini kosovare, parlare ai media: "Siamo primi e ce lo meritiamo visto che è da inizio anno che siamo stati sempre nelle prime posizioni. Dobbiamo fare punti per vincere questo campionato", ha esordito. "La Sampdoria è pericolosa, perchè è sempre una squadra da serie A, noi dobbiamo sempre vincere in casa, questo è importante". La storia di Basha è molto particolare, soprattutto per un certo caos sui passaporti che non gli permette di far parte della nazionale albanese: "Sono arrivato alla Lucchese a 17 anni, da un paio di anni ho acquisito il passaporto albanese (che deve ancora essere ritirato, ndr), però non posso giocare nell'Albania, ma solo nella nazionale svizzera, per una questione burocratica, perchè nel paese elvetico mi riconoscono solo il passaporto serbo. Mi dispiace". Ad allenare l'Albania c'è una vecchia conoscenza del calcio granata: "Per De Biasi c'è tanto entusiasmo nella speranza che possa risolvere le cose, tra poco ci sono le qualificazioni e gli albanesi vogliano provare ad arrivare all'Europeo e con questo tecnico pensano di aver fatto una buona scelta".
Venendo al Torino, sabato sembra che la palla sia tornata a frullare: "Noi ci divertiamo sempre, ogni tanto la palla non frulla benissimo, ma nel 2012 abbiamo sempre fatto punti ed è la cosa più importante. Il centrocampo a tre ci aiuta di più, ma tutti dobbiamo darci una mano. Non è importante che segni Bianchi, tornerà a farlo, l'importante è vincere". Parlando dei singoli è basilare per il Torino aver ritrovato Vives: "E' un giocatore importantisismo per noi, fortuna che adesso ha risolto i suoi problemi, lui è un giocatore da serie A. Suciu? Poteva fare qualche partita in più o in meno senza l'infortunio, ma sarebbe stato importante anche il suo apporto".
Basha ha le idee chiare sulle dirette avversarie: "Sassuolo, Verona, Padova, sono tutte pericolose, ma il Pescara è quella che, a mio avviso, è stata la più forte di quelle che abbiamo incontrato, fa tanti gol. Non so se può reggere fino al termine, ma la lotta credo sia con questi club. Se lunedì vinciamo possiamo mettere noi una certa pressione a loro".
Non poteva mancare una battuta sulle scommesse, questione che sta tenendo con il fiato sospeso tutto il calcio italiano: "Siamo sorpresi da tutto ciò che sta succedendo, cose di cui non ho mai sentito parlare in Svizzera. Ci sono rimasto male, ma non saprei nemmeno cosa dire perchè è un fatto delicato. Nessun segnale da parte di Doni, infatti sono rimasto strabiliato. Lui a Bergamo era un idolo e ora ha messo tutto in discussione e, se mai dovesse pagare anche l'Atalanta, la situazione ambientale per lui potrebbe davvero peggiorare".