Vicenza, la Fifa condanna l'Uniao Sao Joao per il caso Jeda
Una missione in Brasile per regolare i conti con un club calcistico, l'Uniao Sao Joao, società dalla quale era stato prelevato l'attaccante Jeda nel 2000. E' ciò che sta facendo il Vicenza, secondo quanto racconta il Giornale di Vicenza. In base ad un accordo raggiunto all'epoca tra le due società, i biancorossi avrebbero versato ai brasiliani una cifra più alta nel caso in cui Jeda fosse venuto in Italia con lo status di comunitario, ed un'altra, molto inferiore, se invece fosse risultato extracomunitario. Jeda, in seguito, fu coinvolto nella vicenda dei passaporti falsi e perse dunque lo status di comunitario. Il Vicenza aveva quindi chiesto la restituzione di una seconda tranche di pagamento. La Fifa ha dato ragione al club di Sergio Cassingena, ma sembra che l'Uniao Sao Joao non abbia i soldi per onorare la sentenza favorevole ai veneti. In Brasile si trovano attualmente il consigliere d'amministrazione Dario Cassingena, il legale della società, l'avvocato Andrea Fabris, e il direttore tecnico Paolo Cristallini. I due club potrebbero però accordarsi su una contropartita tecnica. Si parla, a tal propostito, del difensore Cleber Antonio