Ventura: "Voglio una squadra da dieci"
Giampiero Ventura si gode il suo momento magico, perchè se il Toro va è soprattutto merito suo, di quella libidine che però egli stesso dice che ancora non si è vista. Dunque per la gente del Toro il bello deve ancora venire, anche se, sempre secondo il pensiero di Ventura, il campionato cadetto ancora deve partire: "Vedremo tra sei mesi". E deve essere così, perchè il Toro non ha ancora fatto nulla ed è meglio rimanere con i piedi per terra perchè la delusione può essere sempre dietro l'angolo. Ma quest'anno si ha la sensazione che qualcosa davvero possa cambiare, soprattutto nella mentalità e, se tutti remano dalla stessa parte, qualcosa di buono succederà. "Voglio una squadra da 10. Questo gruppo può essere protagonista vero. E non lo siamo ancora. Lo saremo quando tutti parleranno della nostra diversità", ha spiegato Ventura al Tuttosport. "Tutta l’Italia dovrà tornare veramente ad accorgersi del Toro. Non solo perché esiste. Non solo per la grinta proverbiale. E’ un discorso ben più ampio. Penso all’immagine a tutto tondo che dobbiamo esportare. Bel gioco, divertimento. Simpatia. Impeto e sportività. Voglio che la gente delle altre squadre faccia la fila ai botteghini per poter vedere il Toro giocare a casa loro. Per vedere se è vero che siamo così bravi", ha aggiunto il mister granata. Il sogno di Ventura è un Toro globale: "Il mio obiettivo è esportare sempre più e sempre meglio l’immagine e l’essenza del Toro. Voglio che parlino di noi un po’ dappertutto. Che parlino del Toro per quello che è e per quello che ha. Non soltanto perché lotta: ma perché c’è. Arriva il Toro: e la gente accorre piena di curiosità ed emozione. Ecco l’obiettivo. Io vivo anche di ideali". E speriamo che tutto l'ambiente accompagni questa crescita, perchè c'è bisogno di cambiare mentalità, soprattutto perdere l'atavica sensazione del pessimismo e quel certo provincialismo del curare il proprio orticello senza accorgersi che insieme si può fare molto di più.