Udinese, Nicola: “Abbiamo fatto una grande partita, mi spiace non aver raccolto punti”
L’allenatore dell’Udinese, Davide Nicola, in conferenza stampa ha commentato la sconfitta con il Torino, ecco che cosa ha detto:
Avete provato a pareggiare fino all’ultimo, certi episodi non sono girati nel verso giusto per voi, ma questa prestazione combattuta vi aiuta un po’ per il futuro?
“Secondo me abbiamo fatto una grande partita e non solo combattuta. Nei quindici minuti finali del primo tempo e per tutto il secondo abbiamo fatto davvero molto bene e dato continuità alla prestazione che avevamo fatto contro la Fiorentina. Nei primi venticinque minuti siamo stati abbottonati, un po’ contratti, ma chi segue la mia squadra sa che ogni partita diventa importante per fare punti e scalare posizioni in classifica. Quando ci siamo sciolti abbiamo iniziato a fare ciò che si era preparato perché il Torino aveva due centrocampisti e spesso e volentieri lasciava spazio alla mezzala opposta per l’inserimento fra le linee, quindi, abbiamo cercato quel tipo di giocata con più continuità e convinzione e siamo riusciti, secondo me, a fare un’ottima partita. Per tutto il secondo tempo abbiamo cercato di attaccare la loro porta e dispiace non aver raccolto niente perché, secondo me, abbiamo fatto davvero bene”.
Eravate in emergenza a centrocampo per l’indisponibilità alla vigilia di Berhami e De Paul ha giocato in posizione più arretrata. Forse avete perso un po’ in imprevedibilità e nell’imbeccare gli esterni?
“Mi spiace che De Paul abbi sbagliato a tirare il calcio di rigore perché, secondo me, oggi ha disputato una delle sue migliori partite in quella posizione. Per me è un giocatore che può interpretare molto bene quel tipo di ruolo poiché poi diventa il nostro trequartista aggiunto e non sono d’accordo sul fatto che siamo stati meno imprevedibili perché abbiamo creato molto di più in termini di occasioni oggi con lui in quella posizione rispetto ad altre circostanze soprattutto nel secondo tempo e a parte il gol è arrivato due volte al tiro e in una delle quali non è stato fortunato quando la palla è impattata contro un giocatore avversario e poi è carambolata sul palo”.
Da ex giocatore del Torino le ha fatto piacere riceve gli applausi quando alla lettura delle formazioni è stato fatto il suo nome?
“Mi fa sempre piacere venire qui a Torino, ma sapete benissimo che quando torno da avversario cerco sempre di curare i miei interessi, com’è giusto che sia. Ma per tutto il resto, ciò che fa parte del passato da calciatore, mi fa sempre piacere essere apprezzato e ricordato”.
De Paul in occasione del gol del Torino ha perso la palla e forse non ha interpretato bene la fase difensiva.
“E’ stata la sua unica indecisione nell’interpretazione della parte difensiva e non é che perdendo una palla in quella zona del campo si debba per forza subire gol e poi c’è stata una sequenza d’errori. Mi spiace con chi non è d’accordo perché il giocatore ha fatto una gara positiva e se all’ultimo avesse fatto gol avremmo parlato di una prestazione sontuosa. E’ vero che abbiamo qualche punto in meno, ma un giocatore cerca sempre di fare il proprio massimo e per quello che io ho visto oggi l’ha fatto e in due circostanze, magari, non è riuscito a liberarsi del pallone tempestivamente, ma in tutte le altre quando si è trovato a difendere nella nostra metà campo è sempre stato molto efficace e risolutivo e non ha quasi mai perso palla e non ha mai cercato l’uno contro uno nella nostra metà campo che era ciò che gli è stato chiesto di fare. Viceversa, nella metà campo avversaria lo dobbiamo “sfruttare” e quando lo facciamo e trova al giocata per noi è un elemento importante”.
Sul gol annullato a Okaka e sull’episodio del rigore richiesto dal Torino che cosa vi ha detto l’arbitro?
“Non so se sia giusto o meno, ma francamente rimango fedele al mio modo di fare e in un mondo come il nostro dove c’è sempre chi ha qualche cosa da dire e si lamenta a me degli episodi non frega niente. Ho parlato con l’arbitro a fine partite con grande educazione, com’è mio costume e credo molto in questo. Ma non voglio neanche essere preso in giro sull’episodio che riguarda Stryger Larsen se si dice che era calcio di rigore. Si vede benissimo dalle immagini, si fanno allenamenti specifici, su richiesta degli arbitri, proprio per evitare che si facciano movimenti che portino all’assegnare il calcio di rigore. Stryger Larsen ha portato il braccio sinistro a contatto con il corpo per non aumentare il volume e la palla colpisce il gomito sinistro. Tutto il resto sono chiacchiere. Non mi interessa aggiungere niente altro perché non serve a niente e preferisco canalizzare la rabbia di una prestazione del genere in prospettiva della prossima partita che per noi sarà molto importante”.
Degli episodi e sul fatto che i due gol non dovessero essere annullati ne ha parlato un vostro dirigente, Pradè. La sua è l’opinione della società?
“La società in primis ha sempre il diritto di dire quello che pensa perché questa è la funzione della società e, poi, c’è l’allenatore che deve, secondo me, parlare della partita e basta per essere sempre credibile. Altrimenti per essere credibili bisognerebbe anche dire tutte le volte che si acquisisce un vantaggio da certe situazioni. Secondo me la coerenza è molto più importante della possibilità, magari, di fare un po’ di caciara o un po’ di lamentio. Non credo in queste cose, ma penso che la forza di una squadra e di un allenatore sia quella di parlare della partita e in ciò in cui deve migliorare la squadra e l’allenatore in primis. La società, invece, ha il compito di salvaguardare gli interessi generali del club e parlare di queste cose se lo ritiene utile. Credo che dal punto di vista della comunicazione noi siamo sempre abbastanza educati e tranquilli”.
Per evitare equivoci, quando ha detto che non si fa prendere in giro si riferiva velatamente a Mazzarri, che ha opinioni opposte sull’episodio di Stryger Larsen, oppure il suo era un discorso generale?
“Io ho fatto una premessa molto più ampia riguardo al fatto e non commentavo qualche cosa sulla quale potrei anche avere le mie ragioni per commentarla, ma sarebbe poco produttivo per noi che dobbiamo restare concentrati e, soprattutto, non voglio disperdere la nostra carica e la nostra rabbia. Francamente non ho neanche sentito quello che ha detto Mazzarri e, quindi, mi riferivo sicuramente a valutazioni che hanno fatto in determinati studi televisivi. Da questo punto di vista, c’è il confronto con chi è addetto a istruirci per quanto riguarda le norme sul regolamento del campionato e, quindi, molti allenamenti vengono fatti anche per migliorarci e non incappare in determinate decisioni. Se notate bene l’immagine, e rispondo su questo episodio, c’è una regola che dice che si deve ridurre l’ingombro ed è un po’ come in barriera quando ci viene suggerito di tenere le mani vicino al corpo oppure attaccate alle spalle per non aumentare il volume che potrebbe essere passibile di rigore. E nel tipo di intervento che ha fatto Stryger Larsen, e non mi riferivo a Mazzarri, è stato di portare immediatamente il braccio sinistro vicino al corpo per cercare di non avere un aumento del volume, tutto qui. Mi conoscete e sapete che evito le polemiche e se le devo fare dico ciò che penso in maniera educata, figuriamoci se la mia era una risposta a Mazzarri che, tra l’altro, non ho sentito quando parlava in conferenza, ma, ripeto, le mie parole erano in funzione delle emittenti televisive che commentavano l’episodio”.