Toro, Stellone e Amoruso gli inamovibili di De Biasi
Se ripensa a dov'era un anno fa, Roberto Stellone si mette a ridere. Infortunato, fuori dal Toro e spinto ad accettare una squadra in B per gennaio. Un inferno in confronto all'attuale paradiso con posto da titolare, fascia di capitano e possibilità di rinnovare il contratto. «Ho capito che nel calcio la ruota gira - sorride l'attaccante - ogni domenica può cambiarti il destino. In quattro giorni sono passato dalla tribuna con la Juve al debutto vincente contro l'Atalanta». È l'unico sassolino che scappa a Stellone, punto fermo dell'attacco di De Biasi. «Sto bene, di testa e di fisico - conferma il bomber, tra i superstiti del primo Toro di Cairo -. La mia situazione dimostra che il lavoro paga. Basta farsi trovare pronti quando l'allenatore chiama».
Ricetta semplice, ma che farà fischiare le orecchie a Rolando Bianchi. L'acquisto più oneroso del presidente domenica a Catania rischia di partire per la quarta volta consecutiva dalla panchina. «Colpa» del ritrovato Stellone e di un Amoruso indispensabile alla squadra: è l'unico ad aver giocato undici partite su undici ed è il secondo granata per minuti in campo (852 rispetto ai 943 di Diana). «Nick piede caldo» sta recuperando da una contrattura alla schiena (lavoro intenso di fisioterapia) e stringerà i denti per esserci. La coppia più imprevedibile del Toro, capace di ribaltare l'ultimo calciomercato, vuole dare continuità di risultati e classifica. Ora c'è più serenità e l'entusiasmo si vede anche nell’inizio anticipato della vendita dei biglietti di Torino-Milan, posticipo di domenica 23.
Da oggi i tagliandi (con sconti per donne e Under 16) verranno messi in vendita su Internet e nelle ricevitorie. Cairo punta all’Olimpico pieno e chiede un risultato positivo in Sicilia per alimentare la ritrovata passione. De Biasi difficilmente cambierà la squadra che ha battuto il Palermo e solo se non dovesse recuperare uno tra Diana e Colombo, ci sarà spazio per rivedere Rosina titolare. Altrimenti gli toccherà fare nuova compagnia a Bianchi. «Ci sono pochi bomber da 15 gol a stagione - rilancia Stellone - e tutti gli attaccanti hanno periodi belli e brutti. Là davanti siamo tanti, è normale che qualcuno possa essere scontento. Rolando però si sta impegnando per ritrovare la forma migliore, non ha perso le sue qualità. Sarò felice di ridare presto la fascia ad Alessandro». Diplomatico come solo quelli che rinascono dopo la sofferenza sanno essere.