Toro, parola d'ordine: armonia

02.08.2010 19:08 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Toro, parola d'ordine: armonia
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© foto di Federico De Luca

Non che ci interessi molto ma così giusto per dirlo, è dall'inizio del ritiro di Norcia che andiamo dicendo che nel Toro si respira un'altra aria e oggi vediamo che non siamo i soli a pensarla così ... primogenitura.

In effetti i motivi di questo cambio di rotta sono sotto gli occhi di tutti e sono anche di una semplicità allarmante, se dovessimo sintetizzare al massimo diremmo tutto in una parola: armonia.

Certo i problemi ci sono perchè quando ti ritrovi a sgobbare senza sapere se domani ci sarai ancora, non deve essere una bella cosa, vediamo oggi cosa capita ad Abbruscato che per l'ennesima volta parte per il ritiro da titolare e lo finisce come probabile partente.

Scaglia per Abbruschetta?

Noi ci terremmo Elvis e non solo perchè in ritiro abbiamo avuto l'occasione di parlare con lui al di fuori degli schemi classici ... facciamo una piccola divagazione ...

Chi non è andato a Norcia, cioè quasi tutti i tifosi del Toro, si è perso una grande occasione.
Si respirava l'aria dei ritiri di altri tempi, quelli che abbiamo visto in bianco e nero in qualche rotocalco; un ambiente casereccio nella sua più bella accezione, disponibili i giocatori ed alcuni addirittura ciarlieri ... ragazzi che simpatici Iunco e Garofalo!
Li si capiva che il vento era cambiato e persino Di Michele si guardava sbigottito e, ne siamo convinti, se avesse avuto mezza possibilità di giocarsela quest'anno ci avrebbe finalmente messo la voglia con un sorriso.

Tornando ad Elvis, lo abbiamo trovato cambiato e detrminato, orgoglioso e voglioso come non mai.
Si è reso conto che i 29 anni gli lasciano ancora poco spazio per i sogni e vorrebbe monetizzare non in euro ma in gloria il suo impegno calcistico.

Su tutti però elviamo il "Pampa", Pratali.
Sereno e professionale, simpatico ed ironico, disincantato e disponibile ... e come sgobba!
Lo abbiamo criticato spesso, ma oggi dopo averlo conosciuto penso che gli perdoneremmo qualunque errore, esattamnete come si fa ad un fratellino più piccolo quando ne combina qualcuna.

Ottimo anche Lerda e tutto il suo staff, pretendono tantissimo sul campo ma non si mettono a fare i filosofi di vita fuori e visti i precedenti Mister (GDB e Novellino docet) non è una cosa da poco.

Due persone vengono nominate poco perchè lavorano dietro le quinte e si capisce poco quanto sia importante il loro apporto: Giacomo Ferri ed Alberto Barile.

Team Manager e Capo ufficio Stampa (sarebbe meglio dire factotum).
Big Jim inflessibile sulle regole, autentico cerbero sempre con le orecchie dritte e pronto a scattare ... "Qui si gioca per il Toro e questa maglia va onorata", lo dice e ci crede.
Ma subito dopo ti ritrovi al tavolino con lui e ti racconta aneddoti di carriera che ti fanno sbellicare dal ridere e vedi intorno a lui il capannello di giocatori, preparartori e ... tifosi (questo vi siete anche persi).
Barile sembra non dormire mai, sempre sul pezzo sempre lindo e pulito, sbarbato ed attento ad ogni tipo di necessità ... da disponibilità e pretende collaborazione, un bell'esempio.

Questo è il nostro Torello di quest'anno e se arrivassero anche Gabionetta e Milanetto saremmo sistematissimi, alla faccia si Siena ed Atalanta che si vedono già in serie A ma che dovranno sudarsela e anche tanto.

Oggi un sognetto ce lo facciamo: a Maggio vorremmo salutare quelli con la maglia azzurra e la V bianca che tornano mestamente in B mentre, senza Play-off, quelli in granata se ne vanno al mare a godersela con o senza Red-Bull in mano ... per il momento sognamo.




GMC