Toro formato Hellas, Juric: "So come si fa, ma serve condivisione". Bremer verso il rientro

19.12.2021 11:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tmw
Ivan Juric
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Ivan Juric
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Oggi arriva la sua ex squadra, praticamente la sua creatura. “Ho vissuto il capitolo più bello della mia vita, ringrazio tutto l’ambiente perché è stato magnifico” dice Ivan Juric a proposito del suo passato a Verona, sponda Hellas. “Il direttore D’Amico era come un fratello, il patron Setti è un presidente straordinario – gli elogi del tecnico del Torino ai vertici societari gialloblù – e li ringrazierò per tutta la vita: stando dentro del budget, ci abbiamo messo amore e passione e siamo partiti da zero arrivando a costruire qualcosa di fantastico”. Dalla zona retrocessione alla zona Europa, ora i veneti possono permettersi di sognare in grande: lo stesso percorso fatto con il Verona, Juric vorrebbe rifarlo con il club granata. “So benissimo cosa bisogna fare, ma dipende se si vogliono condividere le cose con me – la posizione del tecnico – e se a Verona mi è stato permesso fin da subito, qui dobbiamo conoscerci meglio: con D’Amico avevo un rapporto strettissimo, con Vagnati vorrei creare lo stesso per il bene di tutta la società”.

Bremer verso il rientro
Si passa poi al campo, con il Toro che è stato malamente eliminato dalla Coppa Italia ad opera della Sampdoria: “Farei le stesse scelte di formazione, in campo c’era gente di 30 anni e non dei ragazzini della Primavera – commenta Juric, che ha ricevuto qualche critica per il massiccio turnover proposto giovedì a Marassi – E' inevitabile che qualcuno abbia fatto bene e qualcuno no: non si danno sentenze dopo una partita, io ho le idee chiare da agosto e servirà un’altra intensità perché a Genova non l’abbiamo messa”. Oltre all’atteggiamento, cambieranno anche gli uomini: su Bremer ci sono sensazioni positive, a centrocampo verranno riproposti Pobega ("E' uno degli insostituibili, ma non c'è solo lui" i complimenti del tecnico al giocatore di proprietà del Milan) e Lukic, in attacco tornerà Sanabria. “Ha fatto grandi passi avanti come Djidji – dice il tecnico sul difensore brasiliano – e Tonny deve continuare con questa cattiveria agonistica e voglia di lottare, se contro il Bologna ha avuto così tante occasioni significa che si è mosso bene”.