Toro, due storie e due riflessioni

15.10.2010 18:18 di  Giulia Borletto   vedi letture
Fonte: srweb.eu
Toro, due storie e due riflessioni
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© foto di Federico De Luca

La partita di Mercoledì sera lascia in eredità parecchie storie da raccontare e qualche riflessione, ma andiamo per ordine.

Storie.

Rolando Bianchi: il ritratto della felicità, quei due gol segnati sotto la sua curva da Capitano della squadra sono stati un'iniezione di adrenalina notevole, un piccolo segno di riconoscimento del destino a chi ha voluto legare parte della sua carriera e della sua vita ad una maglia ... quella granata.
Diciamoci la verità chi da tifoso non si è mai sognato di vivere da protagonista una serata come quella?
Certo non era un Derby e nemmeno una partita contro il Barcellona, ma a furia di non "godere" mai ci si dimentica persino di come si sta quando si è felici (sportivamente parlando).
Una vittoria così lo lancia ancor di più nella storia del Toro e nei cuori dei tifosi.

Gasbarroni: criticato a prescindere da chi si considera un buongustaio del calcio a suo dire ... quante volte abbiamo sentito dire " ma dove andiamo con quel Gasparroni" (con la P).
Primo orgasmo quando con un paio di colpi di tacco si beve un cetroccampista, secondo quando slalomeggia sulla fascia, terzo quando al gol vittoria va sotto la tribuna a "sfanculare" quelli che nel riscaldamento gli suonavano le campane a morto ... per chi come noi l'ha visto in estate masticare chilometri mordendosi la lingua nel commentare le voci di mercato e il continuo rinfacciare la palla persa davanti all'area bresciana nel tentativo dell'ultimo dribbling ... una bella soddisfazione ... figuriamoci per lui.
Pensiamo che possa essere l'uomo in più per questo Toro e se al primo errore qualcuno lo incoraggia al posto di dargli sempre addosso ... vedrete!

Pratali: ha registrato la difesa, si è immolato e con Di Cesare rappresenta una bella realtà negli schemi difensivi granata ... certo ora rientra Ogbonna e lui dovrebbe accomodarsi in panca, complice la stanchezza ... vedremo se la difesa tornerà ad essere sbadata e se il colored granata riuscirà a rimanere sveglio per tutti i 90 minuti ... comunque una bella rivincita per il capogruppo degli zavorrati dall'ingaggio.
In estate ci diceva il Pampa: "Sono arrivato a Torino e mi voleva mezza serie A, oggi sembro un dilettante finito ... staremo a vedere" ed al momento ha avuto ragione lui.

Riflessioni.

Il Modulo: continuiamo a sostenere che il modulo di Lerda ha i suoi pregi, ma se gli interpreti del concerto sono messi a suonare gli strumenti sbagliati difficile che esca una bella melodia.
Il direttore d'orchestra dovrebbe aver capito l'antifona anche se non siamo certi che sconfesserà qualcuna delle sue scelte, rimettendo i giocatori nel posto giusto.
Certo che se non è "pazzo" la lezione di mercoledì sera dovrebbe insegnargli qualche cosa ... ad 8 minuti dalla fine aveva già un posto prenotato sulla corriera che lo riportava a Centallo a leccarsi le ferite, in tanti giudicavano la partita di Livorno come il canto del cigno per il figlio del Fila, sponsorizzato dal Mago del Fila Vatta ... poi un esterno di ruolo (ma che lui si, può fare la seconda punta, il GAS) al posto giusto, una seconda punta accanto al bomber, un centroccampista che gioca fra difesa e centrocampo, Obodo, finalmente nel suo ruolo ... due gol ed il biglietto per Centallo che svanisce come gli scritti nel film Ritorno al Futuro.
Si giochi pure con il modulo che si vuole, ma agli interpreti forse è meglio dare la possibilità di suonare lo strumento che conoscono ... qua da quando Lippi si è inventato Zambrotta terzino ed Ancelotti ha dato il ruolo giusto a Pirlo, tutti vogliono inventare qualche cosa.
Il Mister è bravo, capace e puntiglioso ... vedremo se riuscirà ad essere anche duttile, come qualcuno qualcuno descrive il modulo ... altrimenti il biglietto per la corriera magicamente tornerà a materializzarsi e francamente ci dispiacerebbe.

Cairo: come sempre nelle storie di calcio la vittoria è la panacea di tutti i mali e così si è passati da un "vendici la squadra" a urla di gioia dimentiche delle vicende presidenziali.
Caro Pres. vuole tornare nei cuori dei tifosi (da tanti di questi, anche se le sue azioni sono in ribasso, non è mai uscito) ... compri un bel regista e vedrà che di vittoria in vittoria magari non la faranno più Papa Urbano, ma magari Parroco della chiesa granata si.

A Livorno le conferme.