Toro, dietro Bianchi il nulla assoluto
Il paradosso Toro è scritto lì, tra i suoi “goleador” di stagione: in testa, inarrivabile c’è Rolando Bianchi, che guarda tutti dall’alto verso il basso con 23 gol all’attivo in questo campionato. Dietro di lui il nulla, o meglio David Di Michele, passato al Lecce a gennaio, che con i suoi quattro gol in maglia granata è ancora il miglior bomber dopo il capitano. Staccato ad una lunghezza c’è Leon. A seguire il brasiliano Pià con due gol realizzati, in coabitazione con Barusso, Belingheri e Loria, gente che hanno ben poco degli attaccanti.
Proprio per questo, sbirciando il nulla che c’è dietro l’ex City, in casa granata è difficile dormire sonni tranquilli, soprattutto se si considera che sabato a Crotone non ci sarà Bianchi, ovvero il cinquanta per cento (23 reti su 46 totali del Toro) del potenziale dell’attacco granata.
E le perplessità aumentano analizzando i numeri dei due pretendenti alla poltrona di Rolando: Salgado da una parte e Arma dall’altra. Il cileno ex Foggia, per colpa di un infortunio al ginocchio, ha visto il campo in pochissime occasioni - l’ultima contro il Cesena - raccogliendo una ventina di minuti giocati, in totale. Anche Rachid Arma non è messo meglio. L’ex attaccante della Spal ha raccolto 226 minuti da inizio stagione fino a oggi. Per la cronaca, fu lui a sostituire Bianchi - a Bergamo contro l’AlbinoLeffe al fianco di Pià nell’unica partita giocata senza il capocannoniere granata. Mancano i gol della spalla di Bianchi in attacco, è innegabile: lo dicono anche i numeri delle altre di B. Andando a guardare la seconda in classifica, si osserva che il Cesena distribuisce i suoi gol su sei attaccanti ( Giaccherini e Schelotto sono entrambi a quota 5, mentre il capocannoniere è Do Prado giunto a otto marcature stagionali. Un eccezione forse, ma il Grosseto due punti più del Toro - del re dei bomber di serie B, Pinilla (24 gol, uno più di Bianchi), è assistito da Pichlmann, che ne ha messi a segno sette. Ma non solo: nel Brescia si contano i 19 gol di Caracciolo, ma anche le nove firme di Possanzini, mentre nel Sassuolo sono Noselli e Martinetti a dividersi 22 reti totali. E c’è persino chi è appena fuori dai playoff ad avere numeri migliori dei granata: l’Ancona, infatti, vede Mastronunzio e Colacone autori di 29 reti complessive. Un dato che a detta di Colantuono forse non incide, è vero, ma di certo dovrà far riflettere, perché dipendere da un singolo giocatore può rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio.
Paolo Casamassima Andrea Scappazzoni