Toro, considerazioni amare
Ci sarebbe molto da riflettere e molto da dire sul momento del Toro dopo che l'ennesima sconfitta rischia di fiaccare definitivamente le "voglie" della tifoseria.
E' un momentaccio che speravamo, come tutti, di non dover vivere in questo finale di stagione, anzi era una situazione che non avevamo nemmeno contemplato e dopo le quattro vittorie consecutive, eravamo sicuri che i granata sarebbero saliti in A direttamente ... a Lecce pensavamo che il Toro vincesse ... ingenui!
Petrachi si fa sentire e dice che bisogna alzare la soglia dell'attenzione, difficile però che chi va in bici la domenica a passeggio possa vincere la Milano-Sanremo.
Non vogliamo nemmeno gettare la croce addosso a Cairo (pensa un po') che comunque si era accollato l'onere di una serie di ingaggi notevoli e aveva preso Belingheri e Loviso, consigliato da Foschi, come rinforzi per un centrocampo asfittico da sempre.
E' andata male, anzi peggio e come sempre accade in questi casi salvare qualcuno diventa estremamente difficile.
Ultimo appello contro il Gallipoli anche se temiamo che a questo punto la situazione sia irrimediabilmente compromessa ... sarebbero bastati i tre punti con la Salernitana ed un paio di pareggini in più per stare lassù dove ore se la godono le altre.
Con tutto il rispetto ... è solo perchè nessuno ha più voglia di prenderci in giro ... il Sassuolo ed il Cittadella, due nomi che devono far riflettere!
Bacino d'utenza quasi zero, aspettative dalla serie A pochissime, storia calcistica quasi nulla paragonata al Toro ... eppure loro stanno la ed i genata ad arrancare.
Il mondo è pieno di nobili decaduti, di gente che ha disfatto fortune, certo che però queste cose mettono una grande tristezza.
Un po' come in tutte le cose in questi ultimi periodi, capitano e poi si dimenticano, anche le cose più brutte figuriamoci nel calcio che alla fine rimane sempre un gioco.
L'atmosfera è come quella del fallimento, anzi peggio oggi c'è più disinteresse.
Il vate, Papa Urbano ha deluso.
Ci si aspettava l'imprenditore geniale e danaroso e ci si è ritrovati con un Presidente muto ed uscente dopo una valanga di parole ... forse perchè non c'è più nulla da dire.
Non ce la possiamo nemmeno prendere con i giocatori, quelli che ci sono oggi cosa possono fare d'altro ... tutti tranne l'ennesima "sola" dell'era Cairo o l'ennesima fregatura che Cairo si è preso a seconda dei punti di vista: Leon.
Come già detto ci auguriamo di non vederlo più in campo (nel Toro ovvio), inconcludente, indisponente nel modo di giocare, linguacciuto e presupponente, il giusto alter ego di Di Michele.
... E Recoba era un fenomeno e con il Toro non si trovava, Fiore un genio incompreso, Pancaro un non capito, Rosina un genietto ripudiato, Stellone un fenomeno inconcludente, Abbruscato l'uomo delle doppiette inutili ed inesistenti, Amoruso troppo nobile per giocare con il Toro, Comotto fiorentino nel sangue come anche Natali, Barone morto di sonno, Lanna pauroso, Diana pensionato con Pisano compagno di briscola, Colombo disastroso, Vailatti eterno inutile, Saumel un salame e Di Michele ... beh fate un po' voi ... quante ne abbiamo viste, senza dimenticarci di De Biasi, Zaccheroni, Novellino, Beretta e Colantuono ... ce ne fosse stato uno in grado di far giocare due punte insieme.
Troppi fallimenti da quella promozione fatta con i fichi secchi (ma quanto erano buoni) per non dire oggi che forse la ricetta migliore dovrebbe essere quella di parlare al popolo granata con voglia propositiva di programmazione e non regalare un silenzio rotto solo dalle parole che hanno decretato la messa in vendita.
Considerazioni amare ma purtroppo doverose ... aspettando il Gallipoli ... il Gallipoli.
Ps: il Crotone già ci aveva sbattuto fuori dalla Coppa Italia decretando il primo esonero di GDB e l'arrivo di Zaccheroni ... ma hanno un conto aperto con il Toro?
GMC