Toro, è arrivato il momento di osare

28.12.2009 20:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Toro, è arrivato il momento di osare
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© foto di Alessandro Pizzuti

Qualche cosa bolle in pentola, in quella granata ovvio, se saranno buoni, semplici ed italianissimi fagioli alla tufeja o una deliziosa bouillabaisse francese staremo a vedere nei prossimi giorni, la paura è quella però di trovarsi qualche minestra riscaldata.



Detta così sembrerebbe che il disfattismo granata ci abbia già obnubilato la mente, mentre invece la fiducia è ancora parecchia.



Bisogna in effetti capire, quale sarà il ruolo di Petrachi in questo calciomercato: uomo di campo e di supporto a Foschi o suo sostituto?
Qualche risposta ... forse ... l'avremo nella conferenza stampa odierna.



I granata sembrano muoversi intorno ai giocatori direttamente collegati a Petrachi e qui si arriva a parlare di Genevier regista (in panchina, 300 circa i minuti giocati) del Siena che in questi giorni sembra essere assorbito dagli sviluppi societari e quindi (forse) propenso a qualche "lascito".



Diciamo forse perchè parlando di Siena bisogna andaci con i piedi di piombo, specialmente noi viste le polemiche di qualche tempo fa. Ogni qual volta citiamo qualunque cosa collegata anche solo di sponda al Siena ... qualcuno (non della Società bianconera toscana) poi travisa sparando in giro insulti e concetti da noi mai espressi ... tipo dichiarazioni virgolettate fasulle ... ma questo non c'entra con il mercato del Toro.



Quindi, comunque, sulle qualità di Genevier e sulle reali possibilità di un suo arrivo ci guardiamo bene dall'esprimerci.



Oltre al regista si trattano anche il belga Nainggolan centrocampista in forza al Piacenza e discreto giocatore e la punta del Livorno Danilevicius salito alla ribalta nelle ultime giornate per qualche gol segnato in serie A.



Diciamo però che quello che traspare ancora una volta dal mercato granata, è la poca propensione ad osare.



Facciamo un esempio.



I "carissimi" ex gemellati del Genoa puntano a Suazo e Huntelaar, difficili da ottenere ma (purtroppo) già solo la mossa del cercarli è specchio di ambizione, voglia di centrare grandi obiettivi, programmazione anche solo grazie a scambi e prestiti.



Eh si ... il Genoa ha costruito in questo modo grandi fortune, basta pensare alla scommesa Tiago Motta (antipatia a parte) ed al ritorno di Milito, come si dice chi non risica non rosica.



Quello che spiace è vedere come alla fine Cairo i soldi li spenda, ha un monte ingaggi da paura per una serie B e di ottima levatura anche per la A, eppure più che seconde linee non riece a prendere.



Bisogna osare, provare ad andare a prendere quelli scontenti ma bravi, quelli chiusi da grandissimi giocatori ma che in pectore sono più che buoni, ma stanno giocando troppo poco per affermarsi.



Non diciamo Luca Toni che guadagna come uno sceicco, ma di sicuro una seconda o terza punta o un centrocampista o difensore che gioca "quasimai" nel Marsiglia o nel Valencia o nel Liverpool e che deve fare esperienza ci sarà pure in giro?



La delusione nasce nel vedere che si cercano giocatori stranieri che non giocano nei nostri campionati o che si esprimono a singhiozzo, gente con poca personalità da spendere in una squadra, il Toro, che di personalità ne ha proprio poca.



Ecco un bel mercato con segnali forti è quello che ci vorrebbe e non un vivacchiare sperando di azzeccare qualche mossa che poi si rivela inevitabilmente sbagliata.



Parafrasando il filosofo di Aiazzone ... Guido Angeli da Biella: osare per credere, anzi osare per raccogliere.






GMC