Torino, i conti di Cairo sono in rosso fuoco. Complessivamente -81,7 milioni, problemi dal 2018

03.03.2023 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tmw
Urbano Cairo
TUTTOmercatoWEB.com
Urbano Cairo
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il 2 settembre del 2005, Urbano Cairo decise di rilevare il fallito Torino - promosso ma rimasto in B a causa dei conti economici - dalla cordata di imprenditori con in testa l'avvocato Pierluigi Marengo, presidente che esercitò il Lodo Petrucci per evitare la scomparsa dei granata. 10 mila euro la cifra, quasi simbolica, per rilevare tutto.

Alti e bassi.
Pur se contestato molto spesso per i suoi modi e soprattutto per l'attitudine a non volere spendere - rimanendo quindi in una posizione costante di metà classifica - Urbano Cairo è riuscito a riportare subito in A il Torino, retrocedendo una sola volta e rimanendo in B due anni consecutivi tra il 2010 e il 2012. Guardando lo storico dei bilanci sono proprio le tre annate dove il rosso è di più di 10 milioni. Poi, però, fino al 2017 Cairo ha deciso di rendere sostenibile il Torino, fino al +37,2 milioni dell'ultimo anno.

Cairo ha speso 82 milioni
Andando a guardare solamente i risultati netti, cioè quelli dopo le imposte, l'imprenditore per il suo Toro ha speso e neanche poco. Certo che il Coronavirus ha messo in difficoltà il club, visto che nel 2021 c'è stato un -37,8 milioni, ma dall'altro lato è dal 2018 che il Toro prova a spendere per cambiare status. -81,7 milioni in attesa del 2022 che, probabilmente, servirà a rientrare di qualche milione perso tra il 2020 e il 2021.

I dati
2005: -1,5 milioni
2006: -3,8 milioni
2007: -3,9 milioni
2008: -3,9 milioni
2009: -8,4 milioni
2010: -11,1 milioni
2011: -14,7 milioni
2012: -11 milioni
2013: 1 milione
2014: 10,5 milioni
2015: 9,5 milioni
2016: 1,4 milioni
2017: 37,2 milioni
2018: -12,3 milioni
2019: -13,9 milioni
2020: -19 milioni
2021: -37,8 milioni

Totale: -81,7 milioni