Torino, crocevia Genoa tra ex e aspettative
Una trasferta complicata per un obiettivo fondamentale, tornare ad avere fiducia in sè stessi e riconquistare quella del pubblico. Una missione quasi impossibile, ma dalla quale non può prescindere la stagione del Torino. La gara di sabato a Marassi contro il Genoa segna un crocevia di capitale importanza per i granata, reduci dalla scoppola subita contro l’Inter che ha spazzato via i bagliori di ottimismo generati dal rotondo successo contro il Brescia prima dell’ultima sosta del campionato. Una sfida che vedrà numerosi protagonisti a disposizione di Walter Mazzarri scontrarsi con il loro passato: tanti sono infatti i giocatori del Toro con un passato più o meno felice in maglia rossoblu: a partire da chi probabilmente non ci sarà come Iago Falque e Laxalt, uno dei fiori all’occhiello dell’ultima campagna acquisti, passando per cardini assoluti come Ansaldi, Izzo e Rincon che proprio con la maglia del Grifone si affermarono ai massimi livelli del nostro campionato. Una lanterna che scotterà anche per Walter Mazzarri, che il Genoa non lo ha mai guidato, ma che invece lo ha sfidato in prima persona ai tempi in cui allenava la Sampdoria. Il tecnico del Torino ha avuto modo di definire in passato il Derby di Genova come uno dei più appassionanti che abbia vissuto, un motivo in più per trovare gli stimoli giusti per riconquistare il cuore di un popolo ferito e disilluso come quello che è chiamato a guidare ora verso una riscossa che non sembra più possibile rimandare.