Torino, Colantuono: "L'importante era vincere"
Stefano Colantuono analizza con particolare onestà la partita contro il Vicenza, e i tre punti conquistati dai suoi.
"Sì, è stata la partita più difficile", ammette, "perché il Vicenza ci ha messi in difficoltà".
Argomenta poi: "Stiamo facendo una rincorsa, abbiamo un grande bisogno di punti, sabato scorso abbiamo giocato in inferiorità numerica e l'abbiamo pagata". Il tecnico sottolinea un po' di sfortuna concentratasi anche oggi: "Nel primo tempo abbiamo perso un giocatore, nel secondo un altro, e c'erano dei cambi obbligati che non abbiamo potuto fare: Rivalta, che non ce la faceva, Pià, che era al rientro, Gasbarroni, che aveva un problema muscolare".
Tornando al gioco espresso (o non espresso) dal suo Torino:
"Non è certo stata una partita bellissima dal punto di vista del fraseggio; ma abbiamo comunque molto carattere e molta forza di volontà. L'importante -sintetizza- era vincere". Difficoltà specialmente a centrocampo: "Sì, ma al di là di quanto vedete in fase di non-possesso, sbagliamo troppo nel palleggio, nel fraseggio, anche se è una storia vecchia". E cambiare qualcosa tatticamente, non è un'ipotesi contemplata? "Eh, se giochi con tre in mezzo riparti poco, con due riparti senz'altro meglio ma poi va in difficoltà in interdizione... E' una coperta, lo sappiamo, tiri da una parte e scopri dall'altra".
Colantuono spiega che gli infortuni di Sereni e Barusso "sono entrambi problemi muscolari. Cerotti? Per fare 37 punti nel girone di ritorno abbiamo dovuto correre parecchio: qualcosa, per strada, prima o poi lo lasci per forza". Un'opinione sul Vicenza: "Ha fatto una buonissima partita, ed è una buona squadra, con giocatori di categoria superiore come Sgrigna, uno che fa la differenza vera". In ottica play-off, Pioli disse che avrebbe voluto reincontrare il Torino; l'ipotesi prende corpo? "Se lo dice lui... No, gente, quale sfida da raccogliere, teniamo i toni bassi".