Torino attento al Lecce soprattutto nel finale: per i salentini già 6 gol nell'ultimo quarto d'ora
Il Torino è alla ricerca del riscatto dopo le sconfitte con Juventus e Inter e cercherà di tornare da Lecce con un risultato utile, ma davanti si troverà un avversario che ha quattro punti in più in classifica e che segna più di lui 6 le reti per i granata e 10 per i giallorossi e ne subisce poco meno 11 a 12.
Il Lecce segna e lo fa soprattutto nell’ultimo quarto d’ora. Almqvist e Di Francesco alla prima di campionato hanno ribaltato in due minuti, tra l’85’ e l’87’ il risultato contro la Lazio facendo conquistare tre punti alla squadra. Krstrovic, al minuto 75', ha permesso ai suoi di pareggiare con la Fiorentina. Strefezza segnando nell’ultimo degli 8 minuti di recupero ha fatto sì che il Lecce battesse la Salernitana. Oudin contro il Genoa con una staffilata imprendibile a 7 minuti del termine della gara ha fatto incamerare altri tre punti. E infine ieri Piccoli all’83’ ha evitato la sconfitta con l’Udinese.
Questo significa che la squadra salentina sta bene fisicamente, ha un’identità ben precisa e ha la possibilità, proprio come ieri contro i bianconeri, di cambiare il match attraverso i cambi. A scriverlo è pianetalecce.it che poi chiosa: il Torino è avversario ostico. In A non esistono partite facili e la prossima rappresenta un altro test di maturità da superare con intelligenza. Magari con una vittoria, magari con un gol nell’ultimo quarto d’ora.
Il Torino in queste prime nove partite solo due volte con gol nell’ultimo quarto d’ora ha cambiato il corso delle partite: Radonjic con il Genoa segnando al 94’ ha fatto conquistare tre punti e Zapata con la Roma all’85’ ha agguantato il pareggio. I granata hanno subito due gol nei finali al 75’ da Zaccagni nella gara con la Lazio e al 95’ su rigore da Calhanoglu nello scorso match con l’Inter, ma in entrambi i casi erano già in svantaggio.