Torino, a Siena profumo di derby

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Da Pontedera passando per Empoli, Francesco Pratali si ritrova a Siena per giocarsi punti importanti per il Toro.



Questo quasi derby personale, tutto toscano, è una ciliegina in più sulla sfida di domenica fra granata e bianconeri. Certo paragonare Pontera a Siena, non per importanza ma proprio per le estreme differenze è difficile, cittadine della stessa regione e come accade in toscana con peculiarità talmente lontane fra di loro, con rivalità da epoca dei comuni.



Certamente Francesco Pratali, se il Toro riuscisse a fare lo sgambetto al Siena sarebbe principalmente contento per i punti che i granata si porterebbero a casa ed in second’ordine per il “dispetto” fatto ai corregionali, ma avrebbero comunque un “gusto” migliore.



Perno della difesa insieme a Natali, Francesco vuole ribadire come il Toro sia ancora in credito con la fortuna, chiamiamola così, il mancato rigore con il Milan non cancella i punti persi per i gol ingiustamente annullati.



Certo il Milan ha scatenato tutta la sua potenza mediatica per sottolineare il torto subito, anche se c’è da dire che spesso questa cassa di risonanza non ha bisogno di sollecitazioni particolari, si scatena da sola … il perché è facilmente immaginabile.



Farsi le proprie ragioni e ribadire certe realtà non fa comunque male, specialmente in un mondo, quello del calcio, dove una cosa ripetuta per cinque volte di fila, diventa incredibilmente la realtà.



Tra un poco Kaladze la palla non l’avrà neanche colpita con il braccio: era un tordo di passaggio lo si vede benissimo dalla moviola, mentre Pratali scientificamente e di proposito “si tuffa” e para il tiro di Dinho ed andava espulso.



Sembra incredibile, non così all’eccesso, ma qualche ex arbitro desideroso di ritornare nel giro degli opinionisti è riuscito a colorare con effetti speciali il post partita di Toro-Milan.



Bene ha fatto il toscanaccio Pratali a ribadire il concetto.



La Redazione