Tiribocchi"Il Toro lo vedo ai play off"

20.05.2010 08:20 di  Raffaella Bon   vedi letture
Tiribocchi"Il Toro lo vedo ai play off"
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© foto di Federico De Luca

Al termine di una stagione molto difficile, l'Atalanta è scesa in serie B. Tra l'incertezza a livello societario e i problemi accusati nel corso del campionato, sarà tanto il lavoro da svolgere per presentarsi ai blocchi di partenza del campionato cadetto con ambizioni di un pronto ritorno nella massima serie. Ad aiutare la squadra, però, potrebbe rimanere Simone Tiribocchi, che ai nostri microfoni parla di presente, passato e futuro.

Le voci di mercato ti accostano a Udinese e Parma, c'è qualcosa di vero?
"Dal mio procuratore sapevo che qualcosa c'era, ma non so quanto concreto. Sono ancora i primi giorni e queste squadre non hanno neanche scelto l'allenatore. So che il Parma cerca attaccanti, ne avevano parlato anche quest'anno e lo scorso, ma molto dipenderà dall'allenatore. In ogni caso io ho altri due anni di contratto con l'Atalanta e non ho ancora parlato con nessuno".

In inverno si è parlato anche di Roma. C'è davvero questa possibilità?
"Non credo. E' stato scritto sul giornale perché magari qualche giornalista ha preso come spunto il fatto che io sono romanista e che la società non possa spendere grandi cifre".

Tu saresti disposto a rimanere anche in B con l'Atalanta?
"La serie A è sempre la scelta preferita, ma con un progetto serio resterei anche all'Atalanta in B".

Questa retrocessione è stata anche molto sfortunata?
"Sì, fin dalle prime giornate. Successivamente i cambi di allenatore non ci hanno aiutato, poi siamo cresciuti, abbiamo avuto un po' di sfortuna in alcuni risultati e anche qualche decisione arbitrale a sfavore".

Come hai vissuto questo cambio di tre allenatori?
"Con Gregucci ho fatto tutto il ritiro e quattro panchine nelle prime quattro gare. Alla quinta ho giocato e l'hanno esonerato. Puntava su altri, ma come allenatore ha idee molto buone. Successivamente c'è stato Conte, che mi ha fatto giocare sempre a parte la prima partita e ho segnato anche quattro gol consecutivi. E' un ottimo tecnico e farà grande strada. E' normale gli serva un po' di esperienza perché forse pensa ancora a volte da calciatore. Mutti, infine, conosce molto bene il calcio ed inoltre conosce bene anche l'ambiente essendo di Bergamo. E' un mister che magari non si inventa niente, di vecchio stile, che riesce comunque a gestire un gruppo molto bene".

Sarebbe giusto riconfermare Mutti?
"Ha fatto bene e ci ha riportato la serenità che mancava. Ci ha fatto giocare come ha sempre fatto l'Atalanta negli scorsi anni ed è stato quel qualcosa in più. Non so se sia giusto tenerlo, ma certamente negli ultimi tre mesi ha fatto molto bene".

Da romanista come hai digerito questo finale di campionato?
"Diciamo che era prevedibile. Me l'aspettavo ed ero già pronto, ma è normale che arrivare fin qui e perdere per pochi punti, in casa, contro la Sampdoria brucia. Bisogna comunque ricordare che la squadra ha fatto una cavalcata incredibile, con una rosa certamente diversa da quella dell'Inter e per questo quanto è stato fatto è stato un miracolo. E' tornata la Roma che merita questo pubblico".

Se Spalletti avesse deciso di lasciare subito cosa sarebbe successo?
"I risultati dicono che con Ranieri la squadra si è ripresa e ha fatto un campionato da prima in classifica. Io, però, non dimentico gli altri anni, quando Spalletti ha fatto giocare alla Roma il calcio più bello d'Italia e d'Europa. L'ho avuto come allenatore e penso fosse finito un ciclo, ma le colpe non vanno date tutte a lui".

Cosa pensi non abbia funzionato?
"Questo non posso saperlo, ma bisogna ricordare che Spalletti ha fatto giocare questa squadra al di sopra delle proprie possibilità e un anno, non vincendo il campionato, ha totalizzato anche 82 punti. Ci stanno quelle annate dove non si parte bene, come è successo a noi, l'Udinese e la Lazio quest'anno, e in una piazza come Roma non è semplice riprendersi".

Parlando di altri, il Siena è retrocesso e la Lazio ha rischiato. Te l'aspettavi?
"La Lazio è stata una sorpresa in negativo perché ha un organico di gran lunga superiore al nostro e a quello delle squadre in lotta per la retrocessione. Mi ha sorpreso molto. Del Siena si sapeva che avrebbe dovuto lottare fino alla fine, non ce l'ha fatta, ma va ricordato che hanno fatto sette anni di serie A che non sono pochi".

Per il Siena come vedi la coppia Perinetti-Conte?
"Hanno fatto benissimo a Bari, stravinto un campionato con una squadra non da stravincere e va riconosciuto che hanno fatto un lavorone. E' un'ottima coppia e, partendo da loro, il Siena ha già un bel vantaggio anche su di noi".

Si parla anche di un'Atalanta in vendita
"Di questo non sappiamo niente, leggiamo i giornali come voi. Dicono ci sia una trattativa, ma il presidente ci ha assicurato che vuole rimanere e tornare in A subito. Per noi va bene così".

Parlando di B, il Lecce domenica potrebbe ritrovare la serie A, ma del Torino cosa pensi?
"E' partito male ed è un ambiente sempre abbastanza critico quando bisogna vincere. Si sono ripresi, poi è arrivata un'altra flessione e forse ora hanno trovato la formula giusta con il mercato di gennaio. Penso arriveranno ai playoff e li vinceranno".

Ti aspettavi, invece, che il Lecce potesse risalire subito?
"Che dominassero così il campionato forse no, ma immaginavo che potessero fare tanto e lottare per i primi posti. E' comunque una società di tutto rispetto e merita di tornare in A".