Sport e nazismo, per non dimenticare. Aperta una mostra a Torino
Nei giorni degli sproloqui di Silvio Berlusconi (che si sente una vittima come gli ebrei ai tempi del nazismo) a Torino il 6 di novembre è stata inaugurata una mostra dedicata a degli scatti fotografici sugli sportivi che hanno gareggiato nel periodo del fascismo in Italia e del nazismo in Europa.
Presso il Museo della Resistenza di Torino (Palazzo dei Quartieri Militari Corso Valdocco 4/A) è possibile da oggi visitare la mostra “Lo sport europeo sotto il nazismo”. L'evento, organizzato dal ricercatore Patrick Clastres e coordinato da Caroline François e Hubert Stouk del Mémorial de la Shoah di Parigi, si snoda tra vari episodi, dai Giochi Olimpici di Berlino del 1936 a quelli di Londra del ’48, in mezzo a filmati, fotografie d’epoca e oggetti appartenuti a grandi campioni, tenendo anche presente la realtà di Torino in quell'epoca. Sono venti le storie presenti e non poteva mancare un rimando al Grande Torino, parlando del suo allenatore Ernest Erbstein, così del tecnico di Alessandria e Novara Árpád Weisz, senza dimenticare a chi disobbedì con coraggio come Gino Bartali, del quale si è parlato recentemente per ricordare i suoi aiuti agli ebrei, e Gino Soldà.
Giovedì 7 novembre, alle 18,30 il professor Diestschy dell’Università di Franche-Comté terrà una conferenza su “Il calcio a Torino sotto il fascismo”.