Sgrigna, la favola dell'esordiente trentenne
Non è il primo e non sarà neanche l'ultimo esordiente ultra-trentenne in Serie A, ma Alessandro Sgrigna oggi contro il Pescara ha dimostrato che non è mai troppo tardi per mettere i piedi sui campi del principale campionato italiano. Dopo l'amarezza per l'esclusione contro il Siena alla prima sembrava che il suo futuro a Torino potesse essere messo in dubbio, ma Ventura ha risposto coi fatti a questa eventualità dandogli subito la chance di dimostrare il proprio valore dopo una carriera spesa fra serie B e C1. Lui lo ha ripagato con una prestazione superba. L'intesa con Bianchi è semplicemente perfetta ed esalta anche le qualità del numero 9 granata che sfrutta al meglio il suo movimento e le sue sponde per guadagnare il calcio di rigore che poi fallirà. Per farsi perdonare Bianchi decide allora di regalare al compagno il pallone da buttare in rete per il vantaggio: Sgrigna non si fa pregare e da centro area calcia centrale e potente battendo Perin e festeggiando il suo primo sigillo nella massima serie a 32 anni suonati. La sua gara non si conclude però qui, visto che nella ripresa il numero 10 di Ventura mette a segno anche l'assist per Brighi dimostrando un grande altruismo nonostante la ghiotta possibilità di mettere a segno una doppietta. Avrà altre occasioni per farlo se continuerà a giocare così e se Ventura continuerà a tributargli fiducia. Esce fra gli applausi scroscianti dell'Olimpico di Torino stremato dopo aver dato tutto per la squadra dimostrando di aver ormai acquisito il celebre cuore Toro che i tifosi esigono da chi veste la gloriosa maglia granata.