Samp, Iachini: "Una buona gara la nostra, nonostante la sconfitta"
L’allenatore della Sampdoria è rammaricato per la sconfitta con il Torino perché la squadra ha cercato di mettere in difficoltà l’avversario, ma in qualche episodio non è stata sufficientemente cinica o precisa. I blucerchiati nel proseguimento del campionato dovranno fare più punti possibili per raggiungere i playoff a prescindere dalle squadre che incontreranno e se giocheranno in casa o fuori.
Come giudica la gara della sua squadra?
“Penso che la Sampdoria abbia fatto una buona gara sotto tutti gli aspetti. E’ venuta qui a giocare pressando alto e non rinunciando a nulla e a cercare di mettere in difficoltà il Torino, sapevamo che i granata sono una squadra che ama giocare dal basso e quindi li abbiamo aggrediti e cercato le verticalizzazioni, dove però in qualche circostanza avremmo dovuto essere più precisi e più bravi a legare il gioco e a cercare i tempi giusti negli inserimenti. Abbiamo creato delle situazioni importanti, ma avendo perso qualche pallone in mezzo al campo sono scaturite le ripartenze del Torino e proprio da una di queste, grazie anche a un rimpallo, è arrivato il loro vantaggio, in quell’occasione non siamo stati proprio fortunati. La squadra però ha continuato a manovrare e a giocare e nel secondo tempo siamo entrati con il piglio giusto nel tentativo di rimettere in piedi la gara e ci siamo riusciti pervenendo al pareggio, dopo di che non ci siamo accontentati e volevamo creare i presupposti per riuscire a sfruttare qualche situazione, peccato non esserci riusciti. Non ho visto il loro gol nel finale (Iachini è stato allontanato dall’arbitro per proteste, ndr), ma mi è stato detto che c’è stato un rimpallo in mezzo al campo che ha permesso al Torino di segnare. Prendere un gol alla fine, in una situazione per altro nella quale stavamo controllando la gara con il piglio giusto, crea grande rammarico. Ci tenevamo tanto a fare punti, ma negli episodi dovevamo essere più cinici e concreti, però si sa che le gare si decidono anche su episodi e in questo senso ieri sera la Sampdoria non ha avuto grande sorte”.
Siete a metà classifica e a otto punti dalla zona playoff, questo rimane sempre il vostro traguardo?
“Noi negli ultimi mesi stiamo lavorando in un certo modo ed ora andiamo in campo con organizzazione, gioco, mentalità, spirito e creiamo sempre i presupposti per raggiungere risultati utili ed è questo che dobbiamo continuare a fare per cercare di conquistare più punti possibili, poi quello che è successo prima fa parte della storia. La differenza fra noi e il Torino la fanno i tanti mesi che loro hanno avuto per conoscersi e lavorare con continuità, noi lo stiamo facendo e infatti anche ieri sera c’è stata una buona prestazione, ma rimane il fatto che nei singoli episodi non siamo riusciti a determinare un risultato diverso dalla sconfitta e quindi ecco perché c’è del rammarico”.
Nella prossima partita affronterete il Verona, per voi rappresenta quasi uno scontro diretto per i playoff?
“Noi dobbiamo giocare tutte le partite nel tentativo si fare punti a prescindere dall’avversario e se giochiamo in casa o fuori. La mentalità non cambia. Ieri sera la squadra ha fatto quello che doveva fare, non è stata rinunciataria e venuta a giocarsi la partita: nel primo tempo ci sono stati il colpo di testa di Bertani, il tiro di Renan e l’altra conclusione di Bertani a porta vuota, che è finita fuori, e un tiro di Pozzi, i presupposti nel complesso li abbiamo creati per poter andare a guadagnarci la rimonta. Continueremo su questa strada perché crediamo nel gioco e nell’organizzazione e in tutto quello che la squadra sta dimostrando in queste ultime settimane”.
Vista la partita di ieri sera la Sampdoria ha preso coscienza dei propri mezzi?
“Deve, ma non solo da ieri sera. Da diverse settimane stiamo lavorando in una certa maniera e la squadra deve dare continuità a queste prestazioni, poi nel calcio ci sono gli episodi che alle volte sono favorevoli e altre volte no, però lo spirito, l’organizzazione, l’intensità e la mentalità con la quale si affrontano le partite deve essere questa, augurandoci che possa girarci un po’ meglio di ieri sera. Questo dobbiamo andare a ricercare e non possiamo aspettare che ci cada dal cielo e quindi dobbiamo essere più bravi negli ultimi venticinque-trenta metri dove, come c’era successo con l’AlbinoLeffe, il Grosseto e in altre partite, dobbiamo essere più cinici nel momento che ci capita la palla ed essere spietati e metterla dentro”.
Ci spiega come mai è stato espulso?
“C’è stato un fallo a ridosso della panchina e volevo far rilevare all’arbitro che Renan, secondo me, aveva toccato la palla con la punta del piede e non il piede dell’avversario, visto che in altre circostanze in area di rigore sia nel primo tempo sia nel secondo c’era stato qualche strattone che, secondo il mio punto di vista, non era stato valutato a nostro vantaggio però non era una protesta, ma solo far rilevare all’arbitro che quell’episodio non mi sembrava fallo”.