Reggina, Foti: "Totale responsabilità mia, a gennaio vedremo"
Ecco le parole del presidente Lillo Foti estrapolate dall'intervista della "Tribuna del Lunedì", programma di Telereggio:
"Sicuramente fin'ora ho capito, sono cosciente che questa è una squadra in difficoltà, da sostenere con tutte le forze, per raggiungere questo obiettivo, che è ancora vicino.
Non è solo il fatto che non abbiamo capito la serie B. Vi sono due componenti che riguardano il nostro problema: un problema fisico, che non è supportato dalla condizione mentale, visto che comunque la squadra era considerata l'ammazza campionato, a dispetto della storia amaranto.
Nelle responsabilità, i calciatori sono un comparto a parte. Oggi la mia responsabilità non è più del 34%, ma è totale. Era un fatto dovuto, visto i 23 anni nella Reggina, visto che il progetto è venuto meno, era giusto assumersi tutte le responsabilità.
Con il progetto di quest'anno, abbiamo cercato il consenso all'esterno, preferendolo al lavoro sul campo del Sant'Agata.
Volpi è venuto con entusiasmo, trasmesso sia dalla società che dalla gente. Novellino è stato il primo a promuoverlo ad un ruolo importante. Ha bisogno di ritrovarsi e in questi quindici giorni, prima di Crotone, può ritrovarsi a livello psico-fisico.
Il rigore di Brienza è lo specchio di Empoli-Reggina, dove per 20 minuti non c'è stata la cattiveria giusta e alla rete dell'Empoli ha dimostrato i limiti, come Modena. Una Reggina, che va dato atto, a Lecce e nei primi 25 minuti di Empoli, qualche occasione l'ha avuta. Bisogna insistere. Con l'arrivo di Iaconi si pensava di avere maggiore consistenza, anche se io pensavo che non era così facile. Bisogna lavorare sotto l'aspetto fisico e psico-fisico.
Iaconi è una persona che trasmette serenità e conoscenza della categoria. Parlano le sue esperienze precedenti ad Ascoli e Frosinone.
Rivoluzione a gennaio? Nel contesto del calcio, come in altri contesti, c'è grande difficoltà. Dal mio punto di vista ci sono gli spazi affinchè alcuni professionisti possano dare di più. Bisogna, intanto, lavorare sull'organico attuale e correggere qualcosa che a settembre non avevamo pensato.
La decisione di rinviare la gara con il Sassuolo, nasce dalla gara prima dell'Empoli, sia per la mancanza dei nazionali, sia per la sopraggiunta squalifica di Costa e le condizioni fisiche precarie di molti giocatori. L'intenzione è di lavorare con più intensità in questa settimana.
A novembre dello scorso anno, sono andato in difficoltà per questioni personali e ho chiesto aiuto. Le cose poi non sono migliorate, a livello calcistico. Dimettersi non è una cosa facile. La storia della Reggina è più lunga di quella mia personale. Ho comunque voglia di dare soddisfazioni alla gente e alla tifoseria sana".