Petrachi: "Io prossimo ds del Palermo? Chiedete a Sogliano"
"Cosmi mi è stato consigliato dal nostro prossimo direttore sportivo". Con questa battuta rilasciata il giorno dell’annuncio ufficiale della nuova guida tecnica del Palermo, il presidente Maurizio Zamparini ha, suo malgrado, fornito un'ulteriore indicazione al precedente identikit tracciato del successore di Walter Sabatini in seno alla società di viale del Fante. Facilmente intuibile, infatti, che il futuro direttore sportivo, già contattato da Zamparini, e attualmente sotto contratto con un altro club - come ha fatto sapere lo stesso imprenditore friulano - conosca abbastanza bene le qualità del neo tecnico rosanero quantomeno per averci lavorato sul campo.
Ecco, quindi, che la margherita da sfogliare si riduce a due soli nomi: Sean Sogliano e Gianluca Petrachi. Entrambi giovanissimi, entrambi vincolati a una società, rispettivamente Varese e Torino, ed entrambi "uomini di Cosmi" ai tempi del Perugia. Contattato dalla redazione di Reterete24, però, l’attuale dirigente granata, nega contatti con Zamparini puntando il dito sull’ex compagno di squadra: "Posso negare con fermezza di essere stato cercato dal presidente del Palermo, che tra l’altro è stato anche il mio presidente ai tempi della mia militanza a Venezia. Vi garantisco che non sento Zamparini veramente da tanto tempo. Nemmeno per un pour parler? No, assolutamente. Se fossi in voi - rivela Petrachi - andrei a chiedere a Sogliano. Anche lui corrisponde a tutte le caratteristiche elencate e poi Cosmi dovrebbe conoscerlo meglio di me… Per cui, dicendovi che Cosmi non l’ho consigliato io potete benissimo intuire che non sono io il diesse scelto da Zamparini".
A proposito dell’ex tecnico di Perugia, Genoa e Brescia, chiamato in sostituzione di Delio Rossi, esonerato dopo lo 0-7 interno con l’Udinese, Petrachi ha preferito non commentare limitandosi solo a dire che "il Palermo, al di là del momento particolare, ha poco da risollevarsi perché resta una grande squadra. Preferisco però non entrare nel merito di certe decisioni anche perché io dovrei essere in silenzio stampa".
Appurato che non lo vedremo a Palermo nei panni di direttore sportivo nella prossima stagione, abbiamo chiesto, infine, all’ex centrocampista rosanero nella stagione '94/'95, se risulta davvero così difficile lavorare alle dipendenze di Zamparini. “Mah, per poter esprimere un giudizio dovrei provare. Zamparini - spiega Petrachi - è un presidente di lunghissima data, se non sbaglio il più longevo del nostro calcio, e il suo carattere, quindi, lo conosciamo tutti. Spesso non è facile riuscire a stare dietro a una persona di grande carisma e personalità, com’è lui. Però è un giudizio molto soggettivo, non è detto, infatti, che lavorarci non potrebbe risultare molto piacevole. Posso farvi un esempio: anche Cairo è etichettato come un 'mangia-allenatori o direttori sportivi', e molti direbbero che sarebbe impossibile lavorarci, io invece vi assicuro che non mi sono mai trovato così bene con nessuno. Per questo - conclude - vi dico che è una cosa soggettiva".