PEDERZOLI : «Il Toro ai giovani»

13.09.2008 15:36 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Tuttosport

Pederzoli, ma della realtà inglese non copierebbe proprio nulla? «Senza dubbio le strutture. Lì i club met­tono a disposizione del settore giovanile impianti all’altezza di una prima squadra. Campi, palestre, spogliatoi, sale per la fi­sioterapia: i ragazzi hanno tutto come i giocatori della Premier».

In Inghilterra non insegneranno a gio­care bene, però non hanno esitazioni a far debuttare i ragazzi più bravi.
«Questo è un altro loro grande merito. In Gran Bretagna il giovane è considerato un valore aggiunto. Però lì è più semplice gettare un ragazzo nella mischia, perché le richieste da parte della stampa e del pubblico sono inferiori. A un esordiente non chiedono subito di far gol. Vogliono so­lo che sudi per la squadra, che finisca la partita con la maglia gocciolante di sudo­re. Se lo fa, è a posto. In questo senso, da noi è auspicabile un cambio di mentalità».

Sul fronte estero, la campagna del To­rino è stata caratterizzata dagli arrivi di Saumel e Dzemaili. Che stagione li attende?
«Entrambi possono fare bene. Hanno doti e voglia di fare. Il loro arrivo è stato in li­nea con la parola d’ordine del presidente per questo mercato:“Rinforzarci ringiova­nendo”. E’ quello che continueremo a fare, sono qui per questo».

Quanto ci vorrà prima che il Torino torni a fabbricarsi in casa i propri campioni?
«Sono processi lunghi, ma che danno grande soddisfazione. Nel calcio at­tuale si è andato perdendo il senso di appartenenza, quello che porta un giocatore a formarsi e sviluppare tut­ta la propria carriera con la stessa maglia. Ricrearlo significa dare alla squadra un valore aggiunto».