Lerda, l'esonero non è stato servito

02.11.2010 14:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Lerda, l'esonero non è stato servito
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© foto di Alberto Mariani

Papadopulo, Mandorlini, Campilongo, Cagni e addirittura Camolese, magari pure Mancini se lascia il City (invece della Etihad arriva il tecnico...). Sembrava quasi scontato alla vigilia che ieri sera il Torino avrebbe perso contro l'Ascoli, così da trovarci oggi con l'ennesima rivoluzione in casa granata. Invece non è andata così: il Toro ha vinto, Lerda è rimasto al suo posto ed i giocatori non si sono ammutinati, anzi hanno dato prova di grande maturità e orgoglio, con Lerda che ha scelto la miglior formazione che potesse inventarsi. Soprattutto ha azzeccato la mossa tattica di mettere Zavagno al posto di Garofalo, anche se inizialmente la decisione aveva preso tutti un po' alla sprovvista. Chiaro, l'Ascoli non ha opposto una grande resistenza ed il suo portiere ha avuto delle amnesie tremende, come sul primo gol che ha permesso a Sgrigna di pareggiare e di annullare la prestazione insufficiente del periodo antecedente al gol.

Siamo certi che con meno voci cattive in giro e maggiore tranquillità questo Toro può fare bene e rimontare, soprattutto se a gennaio arriveranno i rinforzi giusti. Anche se è giusto dare fiducia e spazio a chi c'è adesso, perchè questa non è affatto una squadra da buttare. Se mai sono da cestinare le indiscrezioni incontrollate che escono quando la situazione è difficile. C'è da dire, per concludere, che Lerda ha due palle così, ma essendo un figlio del Toro sa quello che deve fare senza scomporsi mai.