Le pagelle del calciomercato di Alfredo Pedullà

03.02.2009 10:00 di  Raffaella Bon   vedi letture

Il calcio mercato riparte oggi, state tranquilli. Ma questo è il tempo dei bilanci, delle pagelle. E dei voti secchi, che a scuola non danno, ma noi sì. E' stato un mese (scarso) proficuo, di eccellenti confronti,di grandi soddisfazioni e di anticipazioni (Diamoutene e Motta alla Roma, tra giovedì e venerdì, Guberti al Bari la scorsa settimana, la diatriba Samp-Bologna per Da Costa. E ieri alle 17 abbondanti vi abbiamo messo sulla strada giusta per Quaresma al Chelsea rimbalzando su un sito portoghese). Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto: quasi 400 e-mail dall'inizio del mercato, non ho potuto rispondere come avrei voluto, ne approfitto di quest'occasione. E ringrazio anche i tantissimi amici che hanno seguito la trasmissione su Sportitalia. Adesso i voti: non borbottate, fate i bravi.


ATALANTA 6,5 – Mercato intelligente, Parravicini e Plasmati sono due buoni investimenti. Un peccato aver fatto saltare l'affare Vantaggiato per piccoli dettagli e per una questione di principio. Eccellente scelta quella di blindare Floccari fino a giugno.


BOLOGNA 7 – La proprietà non avrebbe potuto fare di più. Belleri per la fascia in difesa, Mutarelli per il centrocampo,Osvaldo per convivere con Di Vaio. Il problema è proprio questa: sarà una convivenza semplice? Ho visto Bologna-Fiorentina, qualche problema resta. Mihajlovic sul campo sta lavorando bene. Il mercato in uscita fallimentare.


CAGLIARI 8 – Soprattutto per il mea culpa che faccio e le scuse che devo agli amici di Cagliari quando dopo cinque giornate avevo detto che ci sarebbe stato bisogno di qualche investimento sul mercato. Chiedo venia, avevo sottovalutato Allegri, il rapace Acquafresca, l'eccellente Conti, il fantastico Marchetti e quella roccia di Paolone Bianco.


CATANIA 6 – Sfoltire la rosa era una necessità. Potenza e Capuano possono dare una buona mano. Cedendo Plasmati, avrei preso una prima punta di valore. Ma se Spinesi torna Spinesi...


CHIEVO 5,5 – I rinforzi sono arrivati tardi e non mi convincono completamente. Manca un regista che sappia davvero prendere per mano la squadra, un leader.


FIORENTINA 7 – Si può vincere anche vendendo, facendo cassa, dopo le sontuose strategie della scorsa estate. Tutelare il bilancio è un comandamento, maestro Corvino lo sa bene. Ivanovic e Palombo idee vere (qualcosa in più) per l'estate.


GENOA 6,5 -Il voto si giustifica da solo per aver resistito alla tentazione di cedere Milito, soltanto una società ricca e con le idee chiare può permettersi una decisione del genere. Se fosse arrivato Pelè, sarebbe stato un mercato da urlo.


INTER 4,5 -Semplicemente perché non si possono spendere circa 18 milioni e mezzo più Pelè (valutato sei) per Quaresma e poi cederlo in prestito, rimangiandosi quasi tutto.. Chi ha avuto la cortesia di seguirmi, aveva espresso mille perplessità sull'ingaggio del sopravvalutato "mister gel". Sbarazzarsene così dopo pochi mesi è uno schiaffo alla miseria. E alla coerenza.


JUVENTUS 5,5 – Avrebbe dovuto prendere, quasi ad ogni costo, un' alternativa all'eterno infortunato Zebina sulla fascia destra e/o un centrale in grado di sopperire ai problemi fisici recenti di Chiellini. Peccato.


LAZIO 5,5 – In entrata semaforo rosso e con quel mega organico (dal punto di vista della quantità)è stata una scelta logica. Ma mi sarei aspettato qualcosa in più in uscita (qualcuno resta pur sapendo di non avere spazio) e non mi è piaciuta la gestione della vicenda Cellerino.


LECCE 6 – Angelozzi ha faticato, come Salvatori del Bologna, a sfoltire un organico eccessivo. Gli attaccanti sono troppi, Cacia resta controvoglia. Edinho è un buon giocatore, ma sono sempre attuali i problemi legati a un rapido ambientamento. Avrei preso un difensore di fascia.


MILAN 7 – Beckham è un colpo sopraffino, con tanti saluti e quei parrucconi che lo hanno offeso, senza un minimo di rispetto. Voto giustificato dal fatto di aver trattenuto Kakà, indipendentemente dalla gestione (opinabile) della vicenda. E anche per aver preso Thiago Silva, in prospettiva rinforzo vero.


NAPOLI 5.5 – Maluccio. Perché sono rimasti sul groppone Dalla Bona, Grava, Montervino,Amodio e Pià, indipendentemente da qualche rescissione in queste ore. E perché Datolo non basta a giustificare, da solo, la voglia d'Europa per una città giustamente affamata. Napoli è Napoli, non dimentichiamolo.


PALERMO 6 – L'impronta del direttore sportivo Sabatini sta tutta nella scelta di giovani talenti, di prospettiva, come Hernandez e Morganella. Un'impronta che prima non si era vista. Il presidente Zamparini merita rispetto, si scatenerà a luglio. Importante è che sappia di avere un grande allenatore: Davida Ballardini, una meraviglia.


REGGINA SV – E' la squadra della mia città, già mi fa male l'ultimo posto in classifica. Preferisco sorvolare e non esprimermi, pardon.


ROMA 6 – Ha fatto quello che avrebbe dovuto, il caso Panucci non va attribuito alla società. Alla società va invece attribuito il rinnovo ritardato di alcuni pezzi da novanta come Aquilani. Con Spalletti il salto di qualità di Motta può essere immediato. Diamoutene ha talento ma un grave vizio: si distrae come un bambino senza pensieri.


SAMPDORIA 7 – Rimediato alla grande il mercato estivo ricco di incomprensioni. Pazzini va benone, Da Costa può servire, Palombo è rimasto. Ora tocca a Mazzarri, senza alibi.


SIENA 5,5 – Il buon Amoruso in una rosa (già ricca) di attaccanti. Troppo poco.


TORINO 5,5 – Non c'è stata traccia di Rino Foschi, specialista di mercato, con l'attenuante che è arrivato all'ultimo minuto. A parte Rivalta, discreta operazione. Inevitabile il sacrificio di Amoruso che non stava più bene al Toro. Gasbarroni è un ottimo talento,ma mi chiedo: chi esce? Abate? Sarebbe un delitto. Rosina? Per me dovrebbe avere fiducia sempre. Quindi, ecco la domanda: Gasbarroni dove lo mettiamo?


UDINESE 6 -A gennaio l'Udinese difficilmente muove foglia, Motta a parte. Sono rimasti i gioielli Quagliarella, Di Natale, Inler, D'Agostino e Zapata, specialità della casa.