Le doppie punte

29.11.2008 17:15 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: tuttosport
Le doppie punte
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Un im­pianto di gioco con due centra­vanti di ruolo, pronti a sfrutta­re - massimamente nel gioco aereo - le sovrapposizioni e i cross sulla fascia dei terzini e delle atipiche ali. A destra co­me a sinistra, infatti, De Biasi pare intenzionato a riproporre due laterali di centrocampo più prestati che vocati a quel ruolo: Colombo e Rosina.
Uno acquistato per contende­re a
Diana la titolarità di ter­zino destro. L’altro collocato in una posizione apparentemen­te defilata, sull’out sinistro, ep­pure raramente così d’impatto sul match come domenica scorsa contro il Milan. Non v’è dubbio che la cifra tecnica del Toro lieviti quando Rosina gio­ca come sa, saltando l’uomo e creando i presupposti per de­terminare la superiorità nu­merica, nella fase offensiva. Ed è altrettanto innegabile che per pesare la reale consi­stenza di Bianchi il Toro deb­ba finalmente metterlo nelle condizioni di aggredire gli spa­zi, puntando la porta, anziché costringerlo a fare il centro­boa, con le spalle rivolte al por­tiere, per difendere palla e far salire la squadra. Eccezion fat­ta per la partita contro il Ca­gliari, dove si divorò una gran­de occasione per fare gol, Bian­chi non ha dilapidato il lavoro dei compagni. A differenza di Stellone, l’ex attaccante del Manchester City vive mag­giormente per il gol, e per esal­tarsi deve finalizzare l’azione: la qualità di Rosina, suo gran­de amico fuori dal campo, può essere determinante per la svolta del bomber bergama­sco.