Iori: "Siamo vicini all'obiettivo, non possiamo sbagliare"
Il centrocampista granata è soddisfatto per la vittoria sul Crotone, ma molto concentrato sul fare al meglio nelle prossime partite per raggiungere il traguardo della serie A. Il Crotone giocando senza punte e inserendo uomini fra le linee ha reso più difficile la partita al Torino.
Con il Crotone si è ripreso il centrocampo, forse dopo un periodo in cui era un po’ affaticato. E’ stato così?
“Questo lo dite voi giornalisti, io sto bene e mi è servito recuperare non giocando a causa della squalifica, ma come me stiamo tutti bene, quindi abbiamo benzina per andare fino in fondo e da questo punto di vista non abbiamo problemi”.
Oggi siete partiti bene, poi forse avete sofferto un po’ troppo nella ripresa?
“Sì, anche per un episodio un po’ dubbio, perché è normale che accada questo quando si riapre una partita dopo un episodio del genere (il rigore contro, ndr). Il Crotone non aveva niente da perdere perché è una squadra che si salverà sicuramente quindi è venuta qui a giocarsi la sua partita, è chiaro che in determinate situazioni se fossimo stati più attenti e un po’ meno frettolosi saremmo potuti arrivare al tre a uno”.
Quando avete giocato in due a centrocampo ha potuto orientare meglio i suoi lanci perché aveva due tornanti sulle fasce, mentre quando siete stati in tre le è toccato fare più fatica. E’ vero?
“No, non penso che sia quello, avevamo preparato la partita impostandola con due uomini in mezzo al campo perché i terzini del Crotone stringevano molto e volevamo dare maggiore copertura alle nostre due punte e quindi gli spazi sulle fasce esterne si trovavano molto più facilmente, semplicemente questo”.
Oggi per voi centrocampisti c’è stato particolare lavoro.
“Sì, perché il Crotone gioca senza punte poiché Calil è una punta finta e quando è entrato Florenzi ha fatto il centrocampista aggiunto. E’ vero che non avevano punte, ma venivano a giocare tra le linee in tre o quattro più i centrocampisti che erano rispetto a noi già in superiorità numerica quindi ci hanno messo un po’ in difficoltà. Però, penso che, tutto sommato, la partita di oggi del Torino sia stata positiva”.
Quanta rabbia vi portavate appresso per la decisione favorevole al ricorso del Padova?
“Non penso che oggi abbia influito la rabbia per i punti che ci hanno tolto, ma credo che abbia influito la giusta rabbia che si ha quando si è molto vicini all’obiettivo. La giusta rabbia che ci impedisce di sbagliare l’avvio di una partita soprattutto in casa, esattamente come era capitato mercoledì con la Reggina quando i tre punti della partita con il Padova li avevamo e siamo partiti forte lo stesso come abbiamo fatto oggi, siamo andati in vantaggio subito e poi abbiamo raddoppiato. Penso che questo sia stato un segnale importante”.
Ottanta punti basteranno per arrivare in serie A o ne servirà qualcuno in più?
“Non so quanti punti serviranno, ma so che le prossime sei partite saranno tutte dure e dovremo raccogliere più punti possibili. Ci aspettano sei partite difficili a partire da quella di martedì a Livorno, dove troveremo una squadra che è in zona retrocessione e deve fare punti per forza, ma anche noi ci giocheremo tanto”.
A quando un suo gol?
“Spero di segnare presto, ma la cosa veramente importante è che qualcuno segni “.