Il Toro si conferma una "grande" in casa, ora va risolto il mal di trasferta
La vittoria contro la Fiorentina, rappresenta la sesta nelle ultime sette partite disputate in casa (nel mezzo, il pareggio contro l'Empoli che se non fosse stato per il rosso a Singo avrebbe quasi certamente portato altri tre punti), e complessivamente l'attuale secondo posto in classifica, dietro solamente alla capolista Inter, in tale particolare graduatoria, meglio anche della Juventus. Un risultato incoraggiante (mancava da anni una tale continuità tra le mura amiche), soprattutto alla luce del fatto che contro Atalanta e Lazio è arrivato solamente un punto quando il merito ne avrebbe imposti sei. Per fare il salto di qualità, tuttavia, a questo gruppo servirà invertire la tendenza delle gare lontano dall'Olimpico Grande Torino, che al contrario vede i granata all'ultimo posto per punti conquistati, due in meno della Salernitana. Il problema non sono tanto le prestazioni negative, che possono capitare e sono comunque state poche, quanto i gol fatti: è infatti paradossalmente la seconda miglior difesa del campionato in trasferta, con nove reti subite in altrettante partite (ha fatto meglio solo il Napoli, con otto), ma il peggior attacco in assoluto, con quattro. Se solo si riuscisse a risolvere tale inconveniente, allora si potrà parlare di un Toro molto diverso in termini di classifica.