Il Toro di Petrachi tra Argentina e serie C
Tra la gente granata si sta ricreando un po’ una situazione già vista in passato, ovvero, quando ai tifosi piaceva la dirigenza, ma non troppo la presidenza. Se il presidente Cairo non ha proprio la totalità dei consensi dalla sua parte, anzi, il ds Petrachi è invece apprezzatissimo dalla piazza. La rivoluzione di gennaio (10 calciatori via per 12 facce nuove) ha convinto i tifosi, ed ora che i granata cominciano a raccogliere risultati, li sta convincendo ancora di più. Il tutto spendendo poche centinaia di migliaia di euro, non di più, cosa che invece è piaciuta molto al presidente Cairo. L’ex dirigente del Pisa, venuto alla ribalta in granata, è stato di recente corteggiato da altre società. Per questo, Cairo ora gli proporrà un prolungamento di contratto oltre la scadenza del 30 giugno.
VERSO IL RINNOVO
Il rapporto tra Petrachi e il presidente è solido, quasi famigliare. I due s’intendono alla grande: per questo qualcuno sarebbe pronto persino a scommettere su un rinnovo “lampo”, in ritiro a Reggio Calabria, dove ci sarà anche Cairo, appunto. È chiaro quindi che l’accordo è imminente e - salvo sorprese - si tratterà di un’intesa pluriennale (almeno due anni). Altra certezza, inoltre, sarà quella d e ll ’ automatico prolungamento di contratto al team manager, Giacomo Ferri: se resta Petrachi sarà confermato a ruota anche “Big Jim”.
NUOVA STRUTTURA
Ma come cambierà il Toro col rinnovo del ds? La struttura creata dal dimissionario Foschi non è stata rivoluzionata finora, ma la conferma di Petrachi garantirebbe l’arrivo di nuovi osservatori ( nonché suoi uomini di fiducia). Una decina di referenti per l’Italia, la metà per l’estero. La fonte primaria di informazioni, però, resterà lui stesso: «Mi fido solo di me e dei miei occhi», aveva ammesso in una recente intervista a TuttoToro Magazine.
UFFICIO E ARGENTINA
E infatti proprio ieri, il ds granata si trovava a Varese, per assistere al match di Coppa Italia di Lega Pro, tra Varese e Lumezzane. A fine febbraio volò invece nel Medio Campidano, per l’incontro tra Villacidrese e Olbia ( Lega Pro, Seconda Divisione), mentre il 17 marzo puntò gli occhi sui Primavera, osservando la sfida di coppa Italia tra Juve e Palermo andata in scena al “Chisola”. Ma non solo: chi lo conosce bene, infatti, riferisce di un Petrachi che al mattino si chiude nel suo ufficio, in sede, per osservare le decine di dvd pervenutegli. E per l’estero? Finora il ds ha lavorato al massimo su tutte le categorie del campionato italiano, ma in caso di sua conferma sono pronti colpi in entrata in arrivo dal Sudamerica, con l’Argentina in cima alle sue preferenze.
Paolo Casamassima Andrea Scappazzoni