Il pagellone dell’attacco del Toro: Belotti e un po’ Sanabria per il resto poco o nulla
I 50 gol realizzati non devono trarre in inganno poiché solo la metà sono arrivati da attaccanti per cui il reparto non ha brillato. E’ vero che spesso gli interpreti non hanno ricevuto adeguato supporto e in più di un circostanza i gol fatti sono stati vanificati da quelli subiti e la differenza reti di -19 la dice lunga in tal senso, ma un po’ più di impegno nel far salire la squadra e maggiore precisione sotto porta non avrebbero guastato. Nel complesso il reparto merita per tanto un 5,5.
Belotti: è il bomber con 13 gol. Ha tirato la carretta sacrificandosi e facendo letteralmente di tutto: dall’attaccante al difensore. Ha preso botte dagli avversari e si è sempre rialzato. Un vero capitano. In calo dopo il Covid, forse ha tirato un po’ il fiato in vista dell’Europeo e nell’ultimo periodo ha anche patito l’incertezza se restare al Torino oppure chiedere la cessione per misurarsi con realtà superiori. Nessun tifoso vorrebbe che se ne andasse e anche lui è molto combattuto. Si vedrà cos’accadrà. Voto: 6,5
Zaza: con 6 gol è quello che ha segnato di più dopo Belotti, ma in proporzione meno di Sanabria arrivato a gennaio. In qualche occasione ha fatto la differenza come nel successo con la Roma e quando ha rifilato una doppietta al Sassuolo, ma resta sempre il giocatore che da quando è arrivato al Torino rende sotto le aspettative, seppur sia utile quando in campo costringe i difensori avversari a marcarlo. Voto: 5 (abbondante).
Sanabria: 5 gol all’attivo non sono male per uno che è arrivato a gennaio e poi ha dovuto stare fuori a causa del Covid potendosi mettere a disposizione solo verso la metà di febbraio e poi il focolaio ha bloccato per due settimane la squadra. E’ stato voluto da Nicola e lo ha ripagato. Un po’ in ombra nelle ultime partite. Voto: 6 (abbondante).
Verdi: 1 solo gol per lui. Ha continuato anche in questa stagione ad essere ben distante dal giocatore che si era visto al Bologna. Qualche rara buona giocata e nulla più. Un investimento caro (23 mln di euro) e purtroppo sbagliato. Voto: 5 (d’incoraggiamento).
Bonazzoli: ha segnato 2 reti e non ha saputo ricavarsi più di tanto spazio anche con Giampaolo che aveva acconsentito a prenderlo. Voto: 5.
Berenguer: due sole partite e poi l’addio con destinazione Athletic Bilbao. Voto: n.g..
Edera: ha fatto le valige a gennaio per trasferirsi in prestito alla Reggina in modo da trovare più opportunità per giocare. Giampaolo non lo vedeva e lui non è riuscito a mettersi in mostra. Alla Reggina tutto sommato non fa fatto male Voto: 5.
Millico: anche lui è andato via a metà stagione al Frosinone dove non ha saputo sfruttare l‘occasione. Rischia di perdersi, ma è giovane e può ancora rifarsi se si applica con umiltà perché le doti le avrebbe. Voto: 5 (d’incoraggiamento).
Falque: convocato nelle prime due partite, ma è rimasto in panchina e poi il 29 settembre è stato ceduto in prestito al Benevento, dove ha avuto una stagione travagliata a causa di alcuni problemi fisici. Voto: n.g..