Il Milan Brasil non basta, l'Inter è già in fuga
Chi di rigore ferisce, di rigore perisce, detto quantomai abusato ma perfettamente calzante. Il Milan non tiene il passo dell'Inter e accusa, dopo quella di Lecce, una nuova frenata in trasferta che lancia, di fatto, l'Inter nella prima, vera fuga stagionale. Un calcio di rigore siglato da Rosina e concesso per fallo di mano di Kaladze ha strozzato l'urlo in gola ai tifosi rossoneri. Il Torino ha concretizzato al meglio il momento di maggiore spinta offensiva dopo aver subito, specie nel finale di primo tempo, e successivamente al vantaggio confezionato dalla premiata coppia Rosina-Stellone (gol di quest'ultimo), il ritorno di un Milan "made in Brasil" che ha funzionato. Prima Pato, di piatto sotto la traversa, poi Ronaldinho, magia su calcio di punizione, avevano riportato avanti i rossoneri e chiuso un primo tempo, tutto sommato positivo, certamente brillante quanto a spettacolo mostrato in campo.
Nella ripresa, stesso tema tattico e Milan vicino al 3-1 con Ronaldinho, il cui tiro a colpo sicuro, stoppato di mano da un difensore granata, ha dato adito alle vibranti proteste milaniste. La beffa è giunta di lì a poco quando un Farina non impeccabile ha decretato il penalty che ha riportato in parità gli uomini di De Biasi. L'ingresso di Shevchenko per dare maggiore incisività all'attacco, non ha sortito gli effetti sperati, tranne che per un tiro ben controllato da Sereni. Il 2-2 finale se da una parte non fa sorridere i rossoneri, dall'altra premia la caparbietà del Torino e consegna un inequivocabile dato di fatto: l'Inter è lanciata in vetta, non sarà così semplice raggiungerla ancora.