Gorobsov: "Non temo il mercato"
Da giovane promessa a intoccabile in meno di sei mesi. Martin Nicolas Gorobsov è l’eccezione di questo Toro pronto a essere rivoluzionato in sede di mercato, a gennaio. A metà campo rischiano praticamente tutti, tranne il regista di origine argentina che, sabato contro il Sassuolo, si è riscoperto anche tatticamente duttile, essendo stato schierato da Beretta in una posizione insolita.
SENZA PAURA
La concorrenza sta per aumentare in casa granata, ma il giovane Gorobsov non si fa troppi problemi: «Spero di continuare a ritagliarmi il mio spazio - ha detto dal ritiro granata di Coverciano il regista -. Se a gennaio arriveranno altri elementi a rinforzare la rosa, nessun problema, anzi: la concorrenza aiuta a crescere e come sempre continuerò a lavorare a testa bassa, per dimostrare le mie qualità. D’a ltronde - spiega l’ex giocatore del Vicenza - credo che il lavoro alla fine paghi, sempre». Ecco allora che l’italo-argentino dovrà guardarsi bene alle spalle, con l’arrivo probabile di giocatori più esperti, come sarebbe per esempio Paul Codrea: in questi giorni potrebbe verificarsi un’accelerata nella trattativa che porterebbe il centrocampista a Torino. Praticamente impossibile invece un ritorno di Vergassola in granata, mentre potrebbero aprirsi spiragli per Genevier, altro bianconero scontento e per questo propenso a lasciare la Toscana per giocare di più.
NUOVI RUOLI
Insomma è chiaro che Foschi, su indicazione di Beretta, si alla ricerca di un regista dopo aver bocciato Loviso. Ecco allora che per il 20enne Gorobsov le strade, che sembrerebbero chiudersi, improvvisamente si aprono, proprio grazie alla disponibilità del giocatore stesso: «Giocare da interno di centrocampo? E perché no? Se Beretta me lo chiede sottolinea “Goro” -, gioco ovunque. Contro il Sassuolo sono stato schierato in quel ruolo: era la prima volta, in serie B». E questo adattamento tattico, per lui potrebbe risultare agevolato dall’intera zione con il vice di Beretta, Daniele Zoratto: «Da ex centrocampista di successo, mi dà tanti consigli e sul campo, spesso, è lui a seguirmi da vicino. E poi - ammette il numero 19 granata Beretta mi ha parlato: sento la sua fiducia».
L’EMOZIONE
Gorobsov punta quindi a confermarsi in questa seconda parte di stagione, che inizierà dopo aver messo in archivio la trasferta di Vicenza, sua ex squadra, sempre nel suo cuore: «Sono cresciuto lì, e in biancorosso ho debuttato in serie B. Giocare sabato contro il Vicenza sarà emozionante: tornare al “Menti” sarà una sensazione particolare», senza dimenticare che il suo cartellino è ancora a metà con la società veneta e il Torino, a giugno, potrebbe fare di tutto per strapparlo definitivamente ai biancorossi.
Andrea Scappazzoni