Eraldo Pecci: "Al Toro serve un giocatore che salti l'uomo"
Poco prima della complicata trasferta di Crotone, ha parlato l'indimenticato centrocampista dell'ultimo scudetto granata del 1976, Eraldo Pecci. Elogi alla squadra e punti da migliorare, convergono nella sua analisi: "Mi aspettavo che con Ventura si potesse fare bene, ma non a questi livelli. Si veniva da una stagione travagliata e con giocatori spaventati da un momento non felice. Certo quando poi le cose girano bene ci si può togliere grandi soddisfazioni, anche di classifica. Per quanto riguarda le avversarie, non credo che quest’anno ci siano squadre pronte a staccarsi per fuggire verso la testa della classifica. Sulla Sampdoria ho avuto qualche dubbio fin dall’inizio e non lo dico per come girano ora le cose. Il Padova è costruito bene e può lottare in alto. Pescara e Sassuolo sono le vere sorprese. Sono colpito da un giocatore come Iori, quello che può aiutare lì in mezzo a velocizzare la manovra. Spesso però lo vedo un pò solo e penso che questo Torino possa migliorare il suo gioco. Spesso ha messo in campo più il carattere che le prestazioni, vincendo anche quando non giocava benissimo (vedi Vicenza). La palla spesso la giocano lateralmente e senza costrutto. Si può migliorare. Cosa servirebbe al Toro nel mercato di gennaio? Un uomo in grado si saltare l'uomo, creando superiorità numerica, ideale per fare gioco e che magari faccia anche qualche goal. Solo Stevanovic in questa squadra è in grado farlo".