Elezione Arbitri, Trantalange: "Bisogna incentivare i giovani a diventare arbitri

12.02.2021 15:24 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Elezione Arbitri, Trantalange: "Bisogna incentivare i giovani a diventare arbitri
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Il torinese Alfredo Trentalange sfiderà Marcello Nicchi per la presidenza dell'Associazione Italiana Arbitri. La votazione si terrà domenica a Fiumicino. TMW ha intervistato lo sfidante trentalange per capire quali sono i suoi progetti per il futuro della classe arbitrale.

L'ex arbitro torinese ha sottolineato dapprima: "Dovremo parlare un linguaggio nuovo, quello dei giovani, aprendoci ai social e alla comunicazione. Credo poi sia importante un altro aspetto legato proprio alla comunicazione e che possa portare a far vedere l'arbitro sotto un'altra luce: se la gente potesse sapere cosa fa l'arbitro, come vive la sua giornata, la passione che mette, i sacrifici che fa, ecco forse si cambierebbe l'atteggiamento generale. Dunque lavoreremo anche in questo senso".

Una cosa interessante è il doppio tesseramento: "Credo sia giusto che il calciatore arrivato all'età di 15 anni possa, se vorrà, fare anche l'arbitro senza smettere di giocare. Ora fai o l'uno o l'altro, invece l'intenzione è che possa continuare a fare le due cose visto anche che il settore giovanile scolastico è una branca non agonistica della Federazione".

Trentalange è anche scettico sul fatto che si dica che gli arbitri italiani siano i migliori: "Bisogna mettere a disposizione una organizzazione sul territorio per fare in modo che nella categorie inferiori gli arbitri possano essere seguiti con l'utilizzo di video o anche di un drone per vedere e analizzare i vari movimenti. Sarà importante anche lo scambio di filmati sui social, servirà un tutor che li segua per varie partite. Per attirare più giovani a diventare arbitri servono ovviamente anche incentivi: deve esser riconosciuto un minimo di ritocco ai rimborsi, del resto la prima autonomia per un ragazzino è quella economica. Bisogna poi dare a questi ragazzi strumenti di confronto, aprendosi alla comunicazione senza legacci di mille permessi da ottenere".

Sul fatto di far parlare ai media gli arbitri Trentalange ha risposto: "Fatto salvo il problema del giudice sportivo che prima deve deliberare in base al rapporto dell'arbitro, non vedo niente di sconvolgente se il direttore di gara dice qualcosa. Certo deve esserci il clima giusto, non deve essere assalito. Col rispetto reciproco si può fare. Non si conosce ciò che non si sperimenta, ma bisogna almeno provarci".

Sul Var è necessario avere persone maggiormente specializzate: "Chi forma i formatori? Sarà un lavoro specialistico, l'importante è avere dei ricercatori e non dei presuntuosi. Uno degli obiettivi è avere persone più formate. Ma si cresce se c'è anche una formazione per dirigenti: vanno formati anche coloro che fanno i corsi agli arbitri e non solo".

Parlando della sua squadra se dovesse prevalere su Nicchi, Trentalange ha fatto qualche nome: ""Il vicepresidente sarà Duccio Baglioni che ha grandissima esperienza, lui era assistente e con Duccio ho fatto tante partite di A. C'è ad esempio Katia Senesi che è stata assistente internazionale. C'è una persona che ha fatto parte della commissione della A di Futsal, Luca Marconi. Ci sono Carlo Pacifici ex arbitro di A, Nicola Cavaccini presidente della sezione di Napoli. E poi Stefano Archinà che è stato anche presidente del comitato regionale calabrese, Alberto Zaroli presidente comitato regionale arbitri lombardo. E poi Antonio Zappi commercialista con grandi competenze a livello amministrativo che è stato pure nel servizio ispettivo nazionale e 4 anni fa è stato sfidante di Nicchi".