E' tutto precario nel Toro di Cairo

03.03.2010 11:50 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Andrea Scappazzoni per www.cronacaqui.it
E' tutto precario nel Toro di Cairo
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© foto di Federico De Luca

Cairo si gioca l’ultima carta col tifo granata: prezzi popolari e prove di tutto esaurito per Toro-Frosinone. Così il presidente alessandrino tenta un’improbabile riavvicinamento con la gente.

ULTIMA CARTA
È l’ultima carta che Cairo proverà a giocarsi dopo le recenti ammissioni (formali) di disponibilità a vendere la società: le parole del patron granata sembrano sempre più un modo per dimostrare a tutti che nessuno è disposto a comprare il Toro e che con lui si andrà avanti. Ecco quindi che arrivano le promozioni da 5 euro (Curve) e 10 euro (Tribune e Distinti) per cercare di riempire l’Olimpico, sabato prossimo. Se per amore del Toro o per una improbabile fiducia dei tifosi in Cairo, è possibile comunque che qualche effetto, questa iniziativa, l’avrà. Ma si tratta davvero dell’ultima chance dell’editore.

VUOTO A PERDERE
E questo perché i tifosi, e non solo, rimproverano all’imprenditore di aver costruito il nulla attorno al nome del Toro. In cinque anni la società è un vuoto a perdere che non rende e non vanta patrimoni significativi. Basti pensare che sede sociale, stadio e campi d’allenamento sono in affitto, ma non solo: dei 27 giocatori attualmente in rosa, ben 14 sono in prestito, 4 in comproprietà e 2 in scadenza di contratto. Come se non bastasse, anche tra i dirigenti vige uno stato di precarietà: dal ds Petrachi al Team Manager Giacomo Ferri passando per il segretario generale, Massimo Ienca, la scadenza dei rispettivi contratti è fissata per il 30 giugno 2010.

GIOVANILI IN SCADENZA
A peggiorare l’attuale considerazione della società granata, ecco altre situazioni di instabilità e disorganizzazione. Tra le fila delle giovanili, che quest’anno hanno trovato una nuova “casa”, in affitto, regna uno stato di incertezza: anche qui dirigenti (quelli che non sono volontari) e responsabili sono in scadenza. Su tutti, spiccano i nomi di Antonio Comi e Silvano Benedetti, che ogni anno si ritrovano a sperare in un rinnovo, chiaramente di 12 mesi. E non stanno meglio i rispettivi figli d’arte (Gianmario e Simone) che nonostante siano tra i più promettenti e già adocchiati da altri club, non hanno ancora ricevuto rassicurazioni in merito al loro futuro in granata.

GLI SPRECHI
Infine, non si possono ignorare gli sprechi cui la gestione Cairo è andata incontro in questi quattro anni e mezzo. Tra allenatori e dirigenti sono quasi 20 i milioni di euro gettati al vento, per non parlare dei calciatori: dall’estate 2005 ad oggi, sono 96 i calciatori che hanno indossato la maglia granata.