E' giunto il momento di spendere se si vuole la A
Gimenez, Carrozza, Jeda, Meggiorini, Pozzi sono tutti giocatori che possono essere inseriti in questo Torino e che si adattano alla visione del gioco di Ventura e in più non costano cifre esorbitanti. Per quanto si sia in un periodo di crisi, e prima di spendere bisogna pensarci tre volte, non si può procrastinare troppo la chiusura delle trattative, altrimenti le altre società, i procuratori e i giocatori si accordano diversamente e il Toro si ritrova a dover ripiegare su seconde e terze scelte.
E’ impensabile che i giocatori che sono nel mirino del Torino non siano interessati a vestire la maglia granata, in fin dei conti il Toro è primo in classifica e nonstante viva un momento di appannamento ha tutte le carte in regola per puntare alla A diretta, garantisce una visibilità più vasta di tutte le altre squadre di B, Sampdoria compresa, e di molte della massima divisione, sicuramente maggiore di tutte quelle che lottano per non retrocedere, ha un allenatore che aumenta le conoscenze tecniche e valorizza i suoi giocatori, l’ambiente è positivo, la piazza è sempre dalla parte della squadra a patto che ci sia impegno e dedizione e non ultimo gli stipendi vengono pagati con regolarità. Ma cosa dovrebbe voler di più un calciatore che milita in B o in squadre di medio-bassa classifica di serie A? Nulla verrebbe da dire utilizzando come metro di giudizio il buon senso, certo però che bisogna offrire uno stipendio consono con gli obiettivi stagionali e la garanzia che se si contribuisce a conquistare la A si viene confermati con un ritocco dell’ingaggio in linea con i parametri della categoria.
Pertanto dare a Ventura i rinforzi necessari dipende solo da quanto Cairo vuole spendere, nessuno pretende che butti i soldi dalla finestra, lo ha già fatto in passato e tutti sanno con quali risulttai negativi, ma che si dedida in tempi brevissimi a investire il giusto per non farsi soffiare quei due, al massimo tre, giocatori che servono. E’ inutile che speri di risparmiare dando contropartite tecniche, poiché i calciatori dei quali il Torino potrebbe privarsi senza indebolire la rosa non sono appetibili dalle altre squadre, perché o sono fuori rosa da troppo tempo, Gasbarroni, o vengono da infortuni e acciacchi vari, Pagano e Surraco, o vista la giovane età non possono garantire di fare la differenza, Oduamadi, o hanno reso meno delle aspettative, Ebagua; in fin dei conti questo è il mercato di riparazione e tutti vogliono giocatori pronti subito e che aumentino il tasso tecnico.
Darsi una mossa subito smettendo di tergiversare permetterà di concludere dei buoni affari, attendere porterà solo a dover ripiegare su seconde e terze scelte e disputare un girone di ritorno tutto in salita. Il primo posto il Toro se lo è conquistato sul campo e deve essere messo in condizione di mantenerlo.