Di Costanzo ci racconta la giornata di B
Per il Sassuolo c'è un impegno più facile con il Piacenza quasi salvo?
"Ci sono due stati d'animo diversi: il Piacenza vola sulle ali dell'entusiasmo, con un Moscardelli in grande forma e un pari all'ultimo minuto col Torino che ha portato grande convinzione, mentre il Sassuolo sta perdendo posizioni e punti di troppo. Ci potrebbe essere un contraccolpo psicologico, non è scontata la vittoria del Sassuolo. Certo che questa è una buona occasione per rimettersi in pista in ottica promozione diretta, ma i playoff non glieli toglie nessuno".
Il Grosseto, invece, può fare bene anche senza Pinilla?
"Per un lungo periodo ha avuto un Pinilla molto ispirato, ma il Grosseto non è solo lui. C'è Esposito, Pichlmann e dietro tanti altri e penso possano dire la loro anche per la promozione diretta".
In zona salvezza c'è la sfida fra Triestina e Cittadella. Si aspettava gli alabardati così in basso?
"Non me l'aspettavo, c'erano segnali di crescita, ma negli ultimi tempi stanno venendo fuori le difficoltà avute in tutta la stagione. Non a caso sono stati cambiati tre allenatori e ora serve personalità per uscire da questa situazione. Il Cittadella, invece, è in uno stato mentale eccezionale e lotta per la promozione diretta. Sulle ali dell'entusiasmo possono addirittura vincere il campionato, perciò per la Triestina non sarà facile. Sarà fondamentale il recupero di Godeas per gli alabardati nella corsa alla salvezza".
Si aspettava il ritorno di Maran a Vicenza?
"Ormai non ci sorprende più niente, anche dopo tre partite si può essere esonerati. I dirigenti avranno fatto le loro valutazioni e avranno pensato di richiamare Maran".
L'avversario di giornata del Vicenza sarà il Frosinone, come valuta il campionato dei ciociari?
"Il Frosinone ha la prova del nove: hanno fatto un grande campionato all'inizio e ora devono dimostrare di essere anche una squadra solida, di carattere che interpreta bene le partite e ha la mentalità della squadra che si deve salvare. L'organico del Frosinone è ottimo, ha dato grandi soddisfazioni all'inizio e deve dimostrare di poter cambiare mentalità per lottare per la salvezza".
Nello Di Costanzo è stato da poco esonerato dalla guida del Padova. Dopo esser subentrato a Carlo Sabatini, ha guidato la squadra patavina per dieci giornate mantenendola in piena lotta per la salvezza. Alla dirigenza, però, questo non bastava e ai nostri microfoni il tecnico analizza la giornata odierna del campionato cadetto, ma anche il suo momento e quello della squadra che ha dovuto lasciare.
Partiamo da uno dei big match della giornata: quello fra Lecce e Brescia. Si aspettava che le due squadre potessero essere in vetta al campionato?
"Il Brescia ha trovato un ottimo Kozak al posto di Caracciolo, quindi significa che han lavorato bene sulle alternative. Penso che la squadra sia proiettato verso la vittoria del campionato. Il Lecce all'inizio era partito male, con tanti problemi, ma De Canio è riuscito a dare continuità e sarà quindi una bella partita fra due squadre che lotteranno fino alla fine per la promozione diretta".
Scontro fondamentale in ottica salvezza è Mantova-Gallipoli?
"In questo momento il Gallipoli ha il morale a terra e spero per loro che non ci siano contraccolpi. C'è sempre da lottare quantomeno per i playout e l'organico, nonostante le difficoltà societarie, può farcela. Il Mantova è una buona squadra e comunque tutte le partite non sono scontate".
Si aspettava una Reggina così in basso?
"No, ma sta venendo fuori l'esperienza di questa società. Qualche settimana fa erano sull'orlo del baratro e con qualche risultato positivo stanno uscendo da questa situazione di classifica".
L'Empoli, invece, affronta il suo Padova.
"Il Padova deve assolutamente vincere ad Empoli, c'è poco da fare. Di fronte si troveranno una squadra che ha uno degli ultimi treni a disposizione nella corsa playoff e perciò anche questa sarà una partita da tripla".
Parlando anche di lei, com'è stata questa settimana?
"Sono sereno, mi sento con la coscienza a posto. Credo che stessimo facendo un buon lavoro e sono veramente sereno. Ero convinto che ci saremmo salvati e sono ancora convinto che la squadra si salverà".