Darmian: "Da quest'annata positiva si deve ripartire in crescendo"
Il bilancio della sua stagione è stato positivo, ma per lei cosa è cambiato con Ventura rispetto a quando in serie A non era titolare?
“Il mister mi ha dato fiducia ed io ho cercato di ripagare la fiducia concessami ogni domenica quando venivo chiamato in causa. Sono contento della stagione che ho disputato poiché ho giocato trenta partite. Sono contento soprattutto per la squadra che ha raggiunto l’obiettivo che era stato fissato a inizio stagione, la salvezza, che è stata raggiunta con una settimana d’anticipo e, secondo me, poteva anche raggiungerla con non solo una giornata d’anticipo, ma qualche giornata prima. La stagione è positiva e da questo bisogna ripartire andando in crescendo”.
Quest’anno ha confermato le qualità che aveva già espresso la stagione precedente, il prossimo campionato giocherà ancora nel Torino?
“Eh, dipenderà dalle due società perché io sono in comproprietà fra Palermo e Torino e sono loro che dovranno parlare e discutere del mio futuro”.
E’ difficile immaginarla in un’altra categoria che non sia la serie A.
“Io spero di rimanere in questo palcoscenico e mi auguro di aver dimostrato quest’anno di meritarlo”.
Bianchi alla fine della partita, la sua ultima con il Torino, vi ha detto qualche cosa?
“No, non ci ha detto niente. Sicuramente ieri sera aveva voglia di disputare una grande partita. Non so come sia messo a livello contrattuale e con la società, ma magari è la sua ultima partita con il Torino e ci teneva a lasciare i tifosi nel migliore dei modi come lui sa fare con un gol e credo che da quando è entrato in campo lui si è visto. Sono contento per lui che ha segnato e i tifosi lo hanno acclamato dal primo all’ultimo minuto”.
Che voto dà alla stagione del Torino?
“Ma, non lo so, i voti li lascio dare agli altri. Sicuramente ben oltre la sufficienza perché siamo andati in ogni campo a cercare di imporre il nostro gioco riuscendo a mettere in difficoltà tante squadre e a raggiungere il nostro obiettivo”.
E a se stresso che voto dà?
“Anche in questo caso lascio giudicare agli altri, io come il solito cerco di dare il massimo quando scendo in campo così come durante la settimana perché la domenica si raccolgono i frutti del lavoro svolto quotidianamente”.
Il suo sogno nel cassetto per la prossima stagione qual è?
“Non saprei, ho tanti sogni. Essere ambiziosi è importante in questo sport, però è meglio non dire i propri sogni altrimenti non si avverano”.
La Nazionale?
“Non lo so, vediamo. Devo continuare a giocare e a crescere ancora rispetto a quest’anno”.
Come si trova giocando in una difesa a cinque?
“Sono quattro partite che adottiamo questo modulo e sinceramente mi trovo bene, avevo giocato così anche un paio di partite a Palermo, cerco sempre di dare il massimo sia quando giochiamo con la difesa a quattro sia quando utilizziamo quella a tre, alle volte si riesce meglio alle altre meno, ma certamente l’impegno non mancherà mai”.
Forse questo modulo, 5-3-2 o 3-5-2 secondo le fasi di gioco, le permette di dialogare maggiormente con il compagno di fascia che le sta davanti?
“Sì, avendo tre difensori centrali dietro si è più coperti quindi da terzino posso spingermi un po’ più in avanti e magari arrivare un po’ più sul fondo e in attacco. La difesa a quattro o a tre sono scelte del mister e ci adatteremo. Abbiamo dimostrato di poter giocare con entrambi i moduli e di poter cambiare in corsa, anche con il Milan seppur provassimo da poco il nuovo schieramento abbiamo disputato una buona gara nonostante il risultato mentre le altre sono state positive”.
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