D'Odorico: "Vendo il Gallipoli, ma cerco altra squadra"
Il presidente del Gallipoli Calcio Daniele D'Odorico annuncia le proprie dimissioni dal club. Dopo aver rivelato, nell'intervallo di Mantova-Gallipoli di sabato pomeriggio alla Gazzetta di Mantova, l'intenzione di lasciare le cariche dirigenziali, D'Odorico è stato contattato da Tuttomercatoweb per saperne di più sul futuro della squadra salentina. In riferimento ad alcune dichiarazioni recenti dell'ex tecnico salentino Giuseppe Giannini, D'Odorico ha voluto poi precisare la posizione del club.
Presidente, arrivano indiscrezioni di una sua imminente decisione di lasciare la presidenza del Gallipoli?
"Confermo. Tecnicamente mi sono già dimesso da presidente e amministratore unico e sto solamente aspettando la riunione di martedì 27 per ufficializzare il tutto".
Sulla querelle societaria e le parole dell'ex mister Giannini, qual è la sua posizione?
"Il Gallipoli ha avuto e ha problemi ma certamente non per colpa di D'Odorico, come ha sostenuto Giannini, per situazioni precedenti, con persone che hanno tentato in tutti i modi di speculare sulla società. Il signor Giannini dice che D'Odorico non credeva nella società, ma io ho investito molto nel club perché credevo nella salvezza, che ci avrebbe garantito dei contributi fondamentali l'anno venturo, a differenza della Lega Pro. Giannini avrebbe dovuto continuare ad allenare la squadra per portarla alla salvezza e non dimettersi - come già altre volte in carriera - per poi rilasciare dichiarazioni alla stampa. La nostra piazza ha grandi problemi strutturali, non lo nego, non avendo uno stadio, né pubblicità, ma spiace aver fatto ridere tutta Italia con situazioni come quella della gara interna contro il Grosseto".
La sua intenzione è quindi di lasciare il club?
"Ho già ceduto, tramite degli avvocati, presidenza e cariche. Ho garantito i soldi necessari per finire il campionato. Chi vuole il Gallipoli, ora si faccia avanti".
La proprietà del Gallipoli attualmente è ancora sua?
"Purtroppo rimane ancora mia, dopo il sequestro delle quote. Andrò avanti per le vie legali e, relativamente alle quote societarie, attenderò cosa decideranno i tribunali. Per tutto il resto io passo la mano e chi subentrerà deciderà il da farsi".
Al momento attuale, ci sono già dei compratori?
"Più che dei compratori, vi sono persone prendono in mano amministrazione e presidenza. Compratori concretamente non penso ce ne siano, nel Sud non è facile trovare acquirenti nel calcio".
Con l'abbandono della presidenza del Gallipoli, la sua esperienza nel calcio è conclusa?
"Il calcio lo facevo per passione, ma evidentemente sono troppo pulito e onesto e in questo mondo, dove le persone sono in maggioranza negative. Ora valuterò l'acquisto di un altro club, in Italia o all'estero. Mi prendo un po' di tempo per metabolizzare questa cosa e sicuramente mi riproporrò con un altro club".
Anche in base alla sua terra d'origine, lei è del Nord Est, questo club potrebbe essere il Verona?
"Guardi, il Verona mi risulta sia stato acquistato di recente (dall'imprenditore scaligero Giovanni Martinelli, ndr) e che stia provando a riconquistare la Serie B, quindi non credo proprio. Attualmente io ho già un altro club in Sud America, per una nuova società valuterò - insieme al dottor Iodice, ex direttore generale del Gallipoli - una meta, magari anche all'estero. Con il Gallipoli è stata davvero una brutta esperienza, con mille persone che ti remano contro. Visto che ora ho capito come è il mondo del calcio italiano, alla seconda occasione difficilmente sbaglierò qualcosa".