CronacaQui - Toro, pochi promossi e tanti bocciati
Tra giovani sorprendenti e grandi delusioni di classifica si avvia alla conclusione il 2008 granata. La graduatoria non rispecchia affatto le aspettative, ma non mancano nemmeno le note positive in queste prime 17 partite disputate dal Toro.
GIOVANI SORPRESE
È quindi tempo di bilanci ed è sicuramente positivo quello dei giovani proposti quest’anno dal Toro. Merito del ds Pederzoli, capace di andare a pescare un Blerim Dzemaili su cui tanti dubbi aleggiavano, ma che altrettanto bene ha invece saputo fare in questo scorcio di stagione. A giugno, Cairo discuterà col Bolton del suo riscatto, ma il patron ha assicurato: « Dzemaili resterà con noi » . Allo stesso tempo, però, l’imprenditore alessandrino potrebbe intrattenere un colloquio ben più difficile coi dirigenti del Milan, per discutere della comproprietà dell’altra “ sorpresa”, Ignazio Abate, che ha raggiunto la sua completa maturità nel capoluogo piemontese col chiaro intento di volerci restare. Un’altra bella sorpresa è arrivata poi da Angelo Ogbonna: il difensore è un prodotto del vivaio che, rientrato dal prestito “ formativo” di Crotone, si è riproposto quest’anno andando oltre ogni più rosea aspettativa. Ormai quasi superato l’incidente automobilistico che lo ha visto protagonista lunedì, presto tornerà in campo per prepararsi al meglio al 2009.
LE CONFERME
Ci sono poi giocatori sui quali sia De Biasi che Novellino hanno potuto fare sicuro affidamento, senza rischi. Uno di questi è Marco Pisano, giocatore voluto da Monzon nel gennaio 2008 e capace di disimpegnarsi al meglio nel ruolo di terzino sinistro, così come da centrale. Un sacrificio ripagato con la stima di tecnici e tifosi, così come accaduto a Marco Di Loreto: l’ex viola parte sempre dalle retrovie tra luglio e agosto, con la prospettiva di essere perfino ceduto, per poi essere chiamato spesso e volentieri in causa - con successo - per dare ordine a un reparto in difficoltà continua.
ASPETTATIVE MANCATE
E le note dolenti? Vista la classifica non possono che essere molte e allora che spicca su tutte la stagione di Bianchi. Nelle ultime tre gare prima di Natale, l’ex giocatore della Reggina e del Manchester City è tornato al gol, ma globalmente il suo apporto alla squadra è deficitario: tre reti in 906 minuti giocati in campionato sono infatti un bottino troppo magro per un bomber del suo calibro. Ecco quindi che il 2009 potrà essere l’anno giusto per togliersi la delusione di dosso e riscattarsi, così come dovrà fare un irriconoscibile Francesco Pratali. Spesso farraginoso ma concreto ad inizio stagione, è poi crollato tra novembre e dicembre, seguendo praticamente lo stesso percorso effettuato da Aimo Diana e Paolo Zanetti, combattenti puri, apparsi però senza energie da spendere. E se tutto ciò ha dei responsabili, lo stesso non si può dire di chi, come Abbruscato, Malonga e Rosina, ha visto la propria stagione condizionata fortemente dagli infortuni. Ma delusioni e sfortuna devono essere messe in soffitta ora, per lasciare spazio al nuovo anno che Novellino sogna già pieno di soddisfazioni.
Andrea Scappazzoni