Con Luca Bucci...
E' uno degli estremi difensori più richiesti del mercato, vista la sua esperienza: a 40 anni, Luca Bucci ha ancora voglia di rimettersi in gioco. Tuttomercatoweb lo ha intervistato, commentando il mercato, il campionato ed ovviamente...il suo futuro.
Cosa pensi dell'affare Kakà?
"Io per un'offerta del genere lo venderei. Non credevo che il Milan vacillasse davanti a questo tipo di offerta, invece a quanto si dice ci stanno pensando. Del resto sarebbe n'operazione davvero sontuosa".
Contano ancora i sentimenti in questo mondo?
"Per alcuni sì, per altri no. Dipende da persona a persona, entrambe le prospettive sono giuste. È uno sport, ma allo stesso tempo anche un grande business. Considerando l'età che ha e le cifre già alte che guadagna, io resterei al Milan, andare là è un salto nel buoi, non offre le stesse garanzie di vittoria che invece regalano i rossoneri".
Che domenica di calcio ti aspetti?
"Credo che sarà una giornata strana, come tutto il campionato fino ad ora. Non c'è più una padrona assoluta del campionato ed ogni domenica è imprevedibile. Ci sono partite belle ed insidiose. Lazio – Juve per esempio è molto interessante, i bianconeri non avranno vita facile a Roma".
La tua ex squadra, il Torino, non sta vivendo un momento felice…
"Il Torino per la squadra che è, si trova in una posizione che non merita. Purtroppo per i miei trascorsi è favorita la Roma, i giallorossi dovranno però affrontare una squadra che non muore mai.
Certo, non avrei mai creduto di vedere un Toro tanto in crisi".
Un portiere che si sta mettendo particolarmente in luce è Marchtti del Cagliari, che tu conosci bene
"Marchetti faceva la primavera quando ero a Torino. Mi ricorda com'ero io, è un portiere aggressivo, spericolato, sono contento di come sta facendo".
Cosa pensi dell'altro trasferimento avvenuto in settimana: il passaggio di Pazzini alla Samp?
"Hanno fatto bene ad accontentarlo, non è giusto trattenere un giocatore controvoglia, alla fine ci guadagnano tutti, lo stesso Bonazzoli è un giocatore che da sempre Prandelli apprezza".
Il tuo futuro, avvicinato a Roma, Fiorentina a squadre dell'estero ti fanno sentire un giocatore importante?
"Da una parte magari si, ma spero che prima o poi arrivi un offerta concreta, con cui possa tornare a giocare, a calcare i campi da gioco".
Ma intanto ti alleni come un professionista?
"Io intanto mi sto allenando da luglio con il mio preparatore atletico Ermes Fulgoni che ha scoperto anche Buffon. Ma un paio di volte alla settimana mi alleno con la Primavera del Parma e per questo ringrazio Il presidente Ghirardi. Mi alleno cinque volte alla settimana, ma poi non vengo mai convocato, faccio il calciatore fino a sabato.
A me piace tutto del mondo del calcio, allenarmi, giocare, stare in squadre e vivere lo spogliatoio, il campo, Se c'è da giocare sono contento ma io rispetto le scelte del mister e della società. Il rispetto è una cosa fondamentale della vita".
Se dovesse arrivare una chiamata anche per fare il terzo portiere, andrebbe bene?
"Non faccio queste distinzioni, quattro anni fa fui chiamato per fare il terzo portiere, inizialmente ho accettato e poi mi sono messo in gioco. Se uno merita qualcosa in più lo avrà se non lo merita non lo avrà, basta che siano chiare le cose".
Dal 2009 cosa ti aspetti?
"Mi aspetto una squadra per giocare, se non dovesse arrivare, mi allenerei fino a fine febbraio, per poi decidere cosa fare da grande, dovrebbe cambiare la mia visione della vita. Non posso pensare di allenarmi fino a giugno per trovare una squadra il prossimo anno. Dovrò capire quali sono i miei desideri, i miei obiettivi. Sommariamente ci ho pensato, ma è ancora troppo forte l'istinto del giocatore".