Collina: doppio arbitro, cartellini arancioni e falli involontari

23.02.2009 12:47 di  redazione TG   vedi letture
Fonte: www.repubblica.it

di Paolo d'Abramo

Pierluigi Collina commenta alcuni episodi della domenica appena trascorsa e si dice disponibile all'introduzione dell'espulsione temporanea, dichiarata con il cartellino arancione.
L'ex fischietto approva la proposta lanciata dal presidente Uefa Michel Platini e si dice disponibile ad una sua sperimentazione in Italia. "Il doppio arbitro? L'idea iniziale prevedeva due assistenti e per fortuna è stata cambiata - spiega Collina ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' - . Il presidente Abete ha confermato la disponibilità dell'Italia a sperimentare, come è avvenuto in passato e credo sia una grande opportunità per il calcio italiano". Idea promossa sul campo, dunque. "Ho parlato con arbitri che hanno fatto questa sperimentazione e mi hanno detto che la sensazione era di avere maggiore controllo su quello che succedeva nelle aree di rigore e che comunque la decisione veniva presa da uno solo, il capo arbitro".

Collina aggiunge inoltre che a brevissimo verrà discussa un'idea rivoluzionaria: l'introduzione di un cartellino arancione, via di mezzo tra l'espulsione temporanea e la semplice ammonizione, insomma un'espulsione a tempo: "Sabato all'International Board, l'organo preposto alla valutazione dei cambiamenti delle regole - conferma il designatore - si parlerà di una sorta di cartellino arancione proposto dalla federazione nordirlandese per istituzionalizzare l'espulsione a tempo proprio per quelle situazioni per le quali il cartellino rosso è forse un po' troppo e quello giallo è troppo poco".

Parlando degli episodi più recenti , il designatore Collina afferma  "Nei tre casi dell'ultimo fine settimana, Yepes in Fiorentina-Chievo, Natali in Torino-Udinese e anche Legrottaglie in Palermo-Juventus, non credo - afferma - che si possa sostenere che ci fosse una volontarietà nel colpire con la mano o il tentativo di sfruttare questa maggiore disponibilità a comprendere l'involontarietà. E' chiaro che la distanza paga un ruolo molto forte, Natali e Legrottaglie erano a quasi un metro dall'avversario che tira". La considerazione finale è che "per gli arbitri, la soluzione più semplice sarebbe punire ogni tocco di mano. In questo caso, però, avremmo il 'tiro alla mano'. Gli arbitri non decidono le regole, le applicano".