Civitarese a TMW: "La Samp vive il calvario del Toro post-retrocessione"
Samp e Toro. Due nobili decadute, e un collante che le ha unite: Il fattore mentale. Roberto Civitarese, uno dei più importanti mental coach per giocatori, è intervenuto a Tuttomercatoweb.com dopo l'esonero a Genova di Atzori, specchio di una situazione già vissuta a Torino: "All'allenatore viene sempre data troppa responsabilità, sia le squadre che i progetti vengono lasciati solo sulle spalle degli allenatori, della persona e dello staff. Quando poi i risultati non sono quelli attesi, è sempre lui a pagare in primis, nonostante sostituirlo non sia sempre la soluzione migliore. Io credo che la gestione di un collettivo e di una squadra vada suddivisa in base a specifiche competenze: una tecnico-tattica, una fisico-atletica e una psicologica. Sulla prima e la terza non vedo molto interesse. La gestione collettiva insieme ai tre aspetti, va fatta cercando il massimo della competenza. Una squadra come quella blucerchiata è risaputo che le difficoltà maggiori le abbia nell'aspetto mentale. In caso specifico si dice che abbia problemi a giocare in casa, ma questa non è mai una questione strettamente tecnica. Società come la Samp e Torino sono storicamente attrezzate a giocare in altri campionati e nelle Coppe. Retrocedere in B è un segnale forte di cambiamento per squadra, città e tifosi. Il cambiamento è sempre difficile da gestire. I granata escono solo ora da tale situazione dopo due anni difficili, i liguri stanno percorrendo lo stesso calvario. Per accelerare il processo occorre lavorare molto sull'aspetto mentale e per fare questo serve uno staff di professionisti. E' fondamentale la psicologia, non la competenza a livello tecnico".